Fortunato GoriFortunato Gori, noto anche come Affortunato Gori o Affortunato Gory (Firenze, 1869 circa[1][2] – Parigi, 1925[3]) è stato uno scultore italiano, esponente di spicco dell'art nouveau e art déco. BiografiaNacque nell'area di Firenze attorno agli anni '70 dell'Ottocento,[4] forse dalla famiglia pratese di Ireneo Gori e Teresa Mati che ebbe cinque figli (Martino Alfonso, Fortunato, Maria Affortunata, Olinto, Saul).[1] Gori iniziò la propria formazione all'Accademia di belle arti di Firenze con Augusto Rivalta. Già dal luglio 1900 risulta, nel capoluogo toscano, depositario di varie opere e intestatario dello Studio di scultura Gori F., presso il quale lavorò anche Ezio Ceccarelli.[5] Si trasferì presto a Parigi, ove fu allievo del celebre scultore Victorien Bastet (1852-1905).[6] Nella capitale francese espose al Salon des Beaux Arts della Société des Artistes Français, in particolare alle esposizioni del 1902 e poi del 1904, 1905 (presso la quale risultava avere sede in Rue Bourg-l’Abbé 3), 1912 (con sede in Avenue de la République 51), 1914 e del 1923.[3] Dopo un primo periodo influenzato dallo stile neoclassico italiano, nel corso della sua carriera fu autore di numerose statuette in stile art nouveau e art déco in bronzo, marmo, avorio, alabastro, zinco e ceramica.[3] Particolarità frequente nel suo stile, l'utilizzo composito di differenti materiali nelle proprie sculture: lapidei per il corpo della statua (in particolare marmo e alabastro) e metallici per le vesti (in particolare bronzo). Alcune delle sue opere furono fatte produrre in fusione presso la Ame Usines Vojave Company di Bruxelles.[7] Attivo almeno dal 1895, e conosciuto anche col nome di Affortunato e il cognome Gory, pseudonimi utilizzati dopo il trasferimento in Francia, morì a Parigi nel 1925.[3] Sue opere sono state battute dalle principali case d'asta del mondo, la più costosa della quale, una delle varie versioni della sua Danzatrice orientale, è stata venduta a poco più di 80 000 dollari da Sotheby's nel 2019.[8] Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, fra le quali quella del Musée du Château Dufresne in Canada e il Musée Louis Senlecq in Francia.[9][10][11] Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia