Foreste di conifere montane dei Carpazi
Le foreste di conifere montane dei Carpazi sono una ecoregione terrestre della ecozona paleartica appartenente al bioma delle foreste di conifere temperate (codice ecoregione: PA0513[1]) che si sviluppa per circa 125.000 km² nell'Europa centro-orientale lungo la catena montuosa dei Carpazi. L'ecoregione fa parte dell'ecoregione globale denominata Foreste miste montane dell'Europa mediterranea, inclusa nella lista Global 200[2]. Lo stato di conservazione è considerato vulnerabile. TerritorioL'ecoregione si sviluppa per circa 1500 km di lunghezza formando un arco a cavallo dei Carpazi largo tra i 100 e 200 km che inizia presso il confine fra la Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia ed arriva fino alle gole delle Porte di ferro attraversando l'Ucraina occidentale e la Romania centrale. Il clima della regione carpatica è moderatamente freddo e umido, con temperatura e precipitazioni fortemente correlati con l'elevazione. Le posizioni più calde sono ai piedi dei Carpazi in Romania con una temperatura media annua superiore a 10 °C, mentre la zona più fredda si trova nelle aree elevate dei monti Tatra con temperatura media annuale di circa -2 °C. FloraLa vegetazione dei Carpazi è fortemente diversificata:
FaunaI Carpazi ospitano popolazioni consistenti di alcuni grandi predatori (carnivori e rapaci), e costituiscono l'unico rifugio di notevoli estensioni per queste specie in tutta l'Europa centrale e occidentale. Qui vivono alcune migliaia di orsi bruni (Ursus arctos), più di quattromila lupi (Canis lupus) e probabilmente più di un migliaio di linci (Lynx lynx). I Carpazi sono inoltre uno degli ultimi rifugi europei del gatto selvatico (Felis silvestris) e un sito di nidificazione dell'aquila reale (Aquila chrysaetos). Sono inoltre l'unica catena montuosa in Europa sulla quale vaga libera una popolazione di bisonte europeo (Bison bonasus)[1]. PopolazioneConservazioneTra i fattori che minacciano attualmente l'ecoregione vi sono: l'inquinamento atmosferico e idrico, gli abbattimenti degli alberi (specialmente con disboscamenti incontrollati), lo sviluppo di vaste stazioni sciistiche e centri turistici e le proposte per l'organizzazione di eventi sportivi più importanti. Numerosi corsi d'acqua sono interrotti dagli impianti idroelettrici. I progetti per la costruzione di nuove autostrade minacciano in particolare la continuità dell'habitat. La biodiversità dei Carpazi è minacciata dalla comune pratica dei rimboschimenti con monocolture di peccio e dal rapido abbandono delle forme di agricoltura tradizionali. Molte specie oggetto di caccia sono state decimate, e il bracconaggio costituisce tuttora un serio problema, specialmente in Ucraina[1]. Note
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