Fondazione Luigi Micheletti
La Fondazione Luigi Micheletti è un centro di ricerca sull'età contemporanea fondato nel 1981, specializzato nella raccolta, nello studio e nella comunicazione del patrimonio materiale e immateriale del XX e XXI secolo. I principali temi di interesse sono: storia politica, storia della tecnica, storia dell'ambiente e museologia.[1] SedeLa sede si trova in via Cairoli 9, nel centro storico di Brescia, in un edificio comunale di circa mille metri quadrati. La struttura è dotata di una sala di lettura, utilizzata anche per attività pubbliche (didattica, presentazione di libri etc.). La biblioteca e l'archivio![]() Il patrimonio librario consiste in circa 80.000 volumi riguardanti soprattutto la storia del Novecento in tutte le sue principali articolazioni, con particolare riferimento a storia politica, storia del lavoro, storia dell'ambiente ed ecologia. Nell'emeroteca sono presenti testate di taglio prevalentemente storico-politico e tecnico-scientifico. L'archivio è articolato in una settantina di fondi[2], per un totale di oltre 3.500 buste d'archivio. Le carte provenienti da singoli o istituzioni concernono in prevalenza fascismo[3], Resistenza (con particolare attenzione per la vicenda degli Internati Militari[4]), storia del lavoro[5], archeologia industriale[6], storia dell'ambiente e ambientalismo scientifico. Degni di particolare nota sono il fondo "ANEI - Vittorio Emanuele Giuntella"[7], il fondo "Laura Conti"[8], il fondo "Giovanni Francia"[9], il fondo "Gabriella e Giorgio Nebbia", il fondo "Repubblica Sociale Italiana". L'archivio comprende un'importante sezione cinematografica, costituita dal patrimonio del Cinestabilimento Fratelli Donato[10] e dalla donazione di Roberto Gavioli, co-fondatore della Gamma Film, di cui fanno parte duemila "caroselli" e i relativi rodovetri, alcuni lungometraggi animati e numerosi documentari e film industriali[11]. Tra i fondi fotografici, da segnalare il fondo "Strage Piazza Loggia", utilizzato anche per le relative indagini giudiziarie; il fondo "Manlio Morgagni", con oltre 2000 vetrini stereoscopici legati alla vita privata e pubblica del gerarca, direttore generale dell'Agenzia Stefani[12]; il singolare fondo "Scritte murali", circa 400 fotografie riportanti scritte e slogan di carattere politico e sociale apparse sui muri di Brescia nella seconda metà degli anni Settanta e negli anni Novanta. L'archivio si caratterizza per la grande ricchezza ed eterogeneità di fonti iconografiche, a tema prevalentemente politico: tessere, disegni, volantini, manifesti... Si segnalano, in particolare, le collezioni di manifesti della Repubblica Sociale Italiana e della Lega Lombarda-Lega Nord. Parte del materiale d'archivio digitalizzato è accessibile anche dal portale di Europeana, di cui la Fondazione Micheletti è content provider[13]. ![]() Attività di ricerca e documentazioneSino alla morte di Luigi Micheletti, nel 1994, i nuclei principali dell'attività di ricerca hanno riguardato la Seconda guerra mondiale (con una forte attenzione per la Resistenza[14], la Repubblica Sociale Italiana e il collaborazionismo), i “nuovi movimenti” originatisi attorno al Sessantotto e la storia dell’industria, soprattutto come archeologia industriale e storia della tecnica, all'origine del musil - Museo dell'Industria e del Lavoro di Brescia. Sotto la direzione di Pier Paolo Poggio, il lavoro si è andato progressivamente a concentrarsi sulla crisi ecologica, sull'impatto sociale e ambientale[15] dello sviluppo tecnologico[16] e sulla storia dell'ambientalismo scientifico[17]. Dal 1999 tale impostazione è documentata dalla rivista online Altronovecento. Ambiente Tecnica Società[18], fondata da Giorgio Nebbia, di cui la Fondazione conserva l'importante archivio[19]. La Fondazione Micheletti ha pubblicato gli Annali (nn. 1-8), la rivista Studi Bresciani (1-23) e decine di volumi[20], spesso in coedizione con case editrici nazionali, principalmente Jaca Book. Il Luigi Micheletti AwardA seguito della morte di Luigi Micheletti, Kenneth Hudson, pioniere dell'archeologia industriale e grande esperto di musei, decise di intitolare all'amico una sezione dedicata a musei dell'industria e della scienza all'interno dell'European Museum of the Year Award. Nel 1996 venne così assegnato il primo Luigi Micheletti Award[21], vinto dal DASA di Dortmund, esposizione unica in Europa dedicata alla salute sul lavoro. A partire dal 2011, il Premio, allargato ai musei di storia contemporanea, è gestito in collaborazione con EMA - European Museum Academy[22]. Di seguito i vincitori[23]:
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