Fiorentina (mela)La Fiorentina è un'antica[1] varietà di mela coltivata nel comune di Pieve Santo Stefano[1]. La cultivar è a rischio d'estinzione[1]. È probabile che la varietà fosse diffusa nella zona precedentemente rispetto alle varietà prodotte col miglioramento genetico[1]. DescrizioneIl frutto nella zona d'origine si raccoglie dopo la festività di san Francesco (4 ottobre)[1]. I frutti hanno elevata serbevolezza, e si conservano agevolmente in pomaio, fino alla primavera successiva la raccolta[1]. La polpa dei frutti risulta dolce e croccante all'assaggio, pur lasciando un retrogusto lievemente acidulo[1]. La sua grana è fine e compatta, succosa e di ottimo sapore[1]. I frutti tuttavia sono piccoli, arrivando solo fino a 100g[1]. Le piccole mele si presentano piatte, e di sezione circolare, simmetriche, con un peduncolo corto[1]. La buccia è liscia, senza pruina e ruggine, con piccole lenticelle[1]. Il colore di fondo è giallo, con un sovracolore rosa dove il sole illumina il frutto[1]. Il frutto resiste ottimamente alla manipolazione[1]. Cure colturaliLe piante superstiti di questa varietà sono caratterizzate da dimensioni notevoli e età rispettabili[1]. Tali piante non sono normalmente sottoposte a cure colturali, pur continuando a portare frutto, il che ci rende liberi di pensare che questa varietà sia assai resistente agli stress di tipo biotico e fisico[1]. La forma tradizionale d'allevamento è il vaso e l'innesto è il franco[1]. L'albero ha un'elevata vigoria vegetativa e un portamento normale[1], con una produttività elevata e costante[1]. Le piante del comune di Pieve Santo Stefano si sono dimostrare insensibili ad afidi, oidio e ticchiolatura, non presentando patologie di rilievo sui frutti al momento della raccolta[1]. Uso alimentareLe mele venivano consumate fresche per tutto l'inverno, ma potevano essere anche cotte o utilizzate come ingrediente per piatti tradizionali[2]. Altri utilizziQuesta varietà, come altre a buccia spessa, poteva essere utilizzata, una volta svuotata della polpa, per fabbricare piccoli lumini per addobbare la tavola[3]. Note
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