Il borgo è situato lungo la fascia del litorale costiero sabbioso, approssimativamente tra la foce del torrente Pora e piazza Oberdan. Il nucleo, nonostante le trasformazioni ed espansioni edilizie degli ultimi decenni, ha mantenuto gli antichi elementi di interesse urbanistico, monumentali e storici.
A partire dalla seconda metà del XVI secolo Finale Marina conobbe i periodi di massima espansione, con un importante sviluppo del commercio e dell'economia, divenendone il centro commerciale principale del marchesato dei Del Carretto e ancora con la dominazione degli spagnoli che della Repubblica di Genova.
Palazzi Ferri e Mendaro, sul lato a monte di piazza Vittorio Emanuele II a Finale Marina, con tipiche facciate del XVII secolo con finestroni sovrapposti in tre ordini, in seguito rimaneggiati.
Palazzo Buraggi, situato nell'omonimo piazzale a fronte mare. Edificato sul finire del XVI secolo presenta facciate spartite da allungate lesene e capitelli corinzi, questi ultimi in parte spariti dalla signorile facciata. Decorato nel suo interno, lungo lo scalone d'ingresso, da marmorei busti, il palazzo ospitò nel 1702 il sovrano Filippo V di Spagna. Un secondo palazzo, un tempo di proprietà della stessa casata Buraggi, sito in via Garibaldi, è oggi sede del Municipio cittadino.
Palazzo Prasca, del XVIII secolo a Finale Marina, con decorazioni in stucco ed edicola votiva in marmo in facciata.
Palazzi De Raymondi, Ghiglieri e Burone Lercari a Finale Marina.
Teatro Camillo Sivori del 1868. Progettato dall'ingegnere Giorgio Finocchio e fortemente voluto dalla comunità di Finale Marina, alla sua costruzione parteciparono artisti come Antonio Brilla e Luigi Baroni con scenografie di Mario e Giuseppe Moscino e sipario del pittore Giovanni Quinzio. Con tre ordini di palchi e platea, per una capienza totale di 400 persone, fu in seguito dedicato a Camillo Sivori - allievo di Niccolò Paganini - che egli stesso inaugurò con un concerto il teatro. Chiuso al pubblico dal 1956 per inagibilità, la struttura attualmente è interessata ad un sostanzioso intervento restaurativo per una prossima riapertura.
Arco a Carlo Alberto di Savoia. Sito nella parte orientale di Finale Marina, in prossimità dell'oratorio dei Neri e di Castelfranco, la sua edificazione avvenne nel 1836 a ricordo del passaggio del sovrano del Regno di Sardegna nel Finalese diretto a Nizza e per celebrare l'apertura della nuova galleria sotto il promontorio di Caprazoppa.
Architetture militari
Castelfranco. Innalzato inizialmente dalla Repubblica di Genova nel 1365 in funzione anticarrettesca, venne modificato e circondato da altre fortezze, oggi demolite, dagli spagnoli nel XVII secolo.