Appartenente ad un'antica e nobile famiglia vicentina, la stessa del compagno di MagellanoAntonio Pigafetta, abbracciò dapprima la carriera delle armi e a 23 anni partecipò, al servizio dei Carafa, alla guerra d'Abruzzo; nel 1561 Pigafetta era a Parigi, assediata dagli ugonotti guidati da Luigi I di Borbone-Condé e dall'ammiraglioGaspard de Coligny. Durante le guerre di religione francesi militò dalla parte della Lega Cattolica guidata dai Guisa. In Francia rimase alcuni anni, frequentando i grandi intellettuali del tempo: Pierre de Ronsard, Jean Dorat e Louis Duret. Nel 1568 partecipò alla guerra di Cipro e nel 1571 alla battaglia di Lepanto, quindi nel 1577 compì un viaggio da Il Cairo al Monte Sinai. Tornato a Vicenza (1579), vi si trattenne qualche anno dedicandosi agli studi sull'arte dell'attacco e della difesa delle piazze. Nel 1582 si recò di nuovo a Parigi e poi in Inghilterra. Quindi, eletto papa Sisto V, Pigafetta insieme con l'ambasciatoreMarcantonio Barbaro andò a Roma, e di lì, forse per incarico del papa, si recò (1586) ad Aleppo, Gerusalemme, Tripoli. Era a Roma di nuovo nel maggio 1589 e vi raccolse dal frate portoghese Odoardo Lopez gli elementi per la relazione sul Regno del Congo, vi ritornò nel 1591 e nel 1592. Poi, per qualche anno passò al servizio di Ferdinando de' Medici; nel 1603 tornò a Parigi e l'anno successivo era a Vicenza dove morì. Di multiforme attività, di lui rimangono scritti su vari argomenti e un ricchissimo epistolario; per quanto non risulti investito ufficialmente di una missione, è lecito supporre che Pigafetta viaggiasse con un preciso incarico, data anche la minuziosa cura con cui descrive le fortezze e le difese militari dei diversi paesi da lui visitati. Le relazioni, ricche di particolari storici e politici, non mancano di interesse dal punto di vista geografico, specie quelle sull'Egitto, Creta, l'Inghilterra, ecc. Il fondo più cospicuo dei manoscritti di Pigafetta è a conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano; altri manoscritti e parte dell'epistolario sono custoditi nell'Archivio di Stato di Firenze, nella Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza e nell'Archivio di Berlino. Delle sue relazioni sono pubblicate: Relatione dell'Assedio diParigi. Col dissegno di quella città et de' luoghi circonvicini, Roma 1591; Il viaggio dal Cairo al Monte Sinai nell'anno 1577, in Viaggi vicentini inediti compendiati, Venezia 1837; Relatione del reame del Congo et delle circonvicine contrade tratta dalli scritti et ragionamenti di Odoardo Lopez Portoghese, Roma 1591. Di quest'opera, che è accompagnata da una carta dell'Africa di particolare interesse, perché vi è delineata la regione dei laghi equatoriali, esistono traduzioni in inglese (1597), latino, francese, olandese e tedesco.
Opere
Pigafetta scrisse un grandissimo numero di relazioni, saggi e traduzioni, molti dei quali ancora inediti.
Giacomo Lumbroso, Descrittori italiani dell'Egitto e di Alessandria, in Atti della Reale Accademia dei Lincei, s. 3ª, III (1878-79);
Alberto Magnaghi, Il Golfo di Suez e il Mar Rosso in una relazione inedita di F.P. (1576-77) da un manoscritto dell'archivio di stato di Torino, in Bollettino della Reale Società geografica italiana, 1910;
M. A. Scotti, Filippo Pigafetta, in Il nuovo repertorio bio-bibliografico dei viaggiatori italiani. Bollettino della Reale Società geografica italiana, 1924.
M. Pozzi (a cura di), Filippo Pigafetta consigliere del principe, Vicenza, 2004.