Europa (nave appoggio idrovolanti)
L'Europa è stata una nave appoggio idrovolanti e sommergibili della Regia Marina. StoriaCostruita nel 1895 nei cantieri scozzesi di Charles Conell & Company, a Glasgow, per conto degli armatori Pinillos & Izqueros y Cia. di Cadice, la nave era in origine un piroscafo da carico[1]. Con una stazza di 4134 tsl, la nave era lunga 119 metri e larga 14, spinta da una macchina a vapore Dunsmir & Jackson da 501 HP[1] a tripla espansione il cui vapore era fornito da tre caldaie alimentate a carbone. Il suo nome avrebbe dovuto essere inizialmente Barcelona, ma venne cambiato prima del completamento in Manila[1]. Nel 1898 il piroscafo venne comprato dalla Donaldson Line, che lo ribattezzò Salacia e lo tenne in servizio fino al 1911, quando lo cedette all'armatore tedesco M. Jebsen[1][2] di Amburgo. Dopo appena due anni, nel 1913, questi a sua volta rivendette la nave all'armatore italiano Tito Campanella, che ribattezzò il piroscafo Quarto[1][2]. Nel 1915 nave Quarto venne acquistata dalla Regia Marina, intenzionata a dotarsi di una nave portaidrovolanti[2]. Ribattezzata Europa, la nave, su progetto di Alessandro Guidoni, venne sottoposta a radicali lavori di ricostruzione nell'Arsenale della Spezia, durati tre mesi[3]: eliminate le sovrastrutture ed un albero a prua ed a poppa vennero costruite due aviorimesse capaci ognuna di 4 aerei, dotati ognuna di due porte laterali; in corrispondenza di ogni porta venne installata una gru a braccio dalla lenta e non facile manovra (in totale quindi quattro) per la messa a mare ed il recupero degli idrovolanti[2][4]. Vennero inoltre imbarcati due cannoni Armstrong antiaerei ed antinave da 76/30 mm[2]. Il 6 ottobre 1915 l’Europa entrò in servizio per la Regia Marina, con la classificazione di nave sussidiaria di I classe per trasporto idrovolanti ed appoggio sommergibili[2]. In novembre l'unità divenne operativa, disponendo di dodici idrovolanti, otto dei quali pronti al volo[5]. La sua base era l'Idroscalo di Brindisi[5]. Il 27 gennaio 1916 l’Europa venne inviata a Valona con 4 Macchi L.1 e lì rimase di base, in appoggio alle operazioni di evacuazione dell'esercito serbo attraverso i porti albanesi[5]. Tra i suoi piloti vi era Giovanni Roberti di Castelvero. Rimase nella base albanese sino al termine del conflitto operando dalla primavera 1917 con la 258ª Squadriglia, dotata di idrovolanti FBA Type H e poi Macchi M.5, che venivano impiegati nel pontile di Valona insieme a quelli della 257ª Squadriglia FBA del Regio Esercito che aveva invece base a terra a Brindisi. Il compiti delle 2 squadriglie FBA era di collaborare allo sbarramento del Canale d'Otranto difendendo il traffico navale alleato ed attaccare le basi austriache di Cattaro e Durazzo. Inoltre successivamente dovevano attaccare le postazioni difensive albanesi in appoggio all'esercito. Il primo comandante della 258ª è stato il Tenente di Vascello Aldo Pellegrini. [6] Nel maggio 1917 2 FBA della 258ª della Regia Nave Europa presero parte alla battaglia del Canale d'Otranto. Nel corso della prima guerra mondiale la nave svolse principalmente attività di manutenzione ed appoggio idrovolanti[7], ma anche di appoggio ai sommergibili. Fu molto intensa l'attività operativa dei suoi velivoli, i quali effettuarono in tutto 1884 missioni di guerra, di cui più di 1500 di ricognizione in territorio nemico[2]. Radiata nel 1920[2], l’Europa venne avviata alla demolizione. Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterniAlmanacco storico navale - Europa Nave appoggio e trasporto Aerei |