Europa (film 1991)Europa è un film del 1991 diretto da Lars von Trier, vincitore del Premio della giuria al 44º Festival di Cannes.[1] È il terzo capitolo della trilogia europea di Lars von Trier, cominciata con L'elemento del crimine ed Epidemic. TramaLeopold Kessler, uno statunitense di origini tedesche, arriva in Germania alla fine della seconda guerra mondiale per offrire il suo contributo alla ricostruzione del paese. Grazie all'aiuto di suo zio, trova un posto come cuccettista per la società ferroviaria Zentropa, di cui conoscerà i proprietari, una ricca famiglia legata al regime nazista e in cerca di riscatto. Nonostante la sua volontà di rimanere estraneo ai conflitti che ancora lacerano il paese, Leopold si troverà invischiato nell'attività della resistenza all'occupazione statunitense. ProduzioneFotografiaIl film è girato volutamente in bianco e nero per rappresentare i tempi più cupi vissuti dalla Germania, tra macerie e gruppi di resistenti impiccati ai lampioni con cartelli al collo con la scritta "werwolf". Notevole la scena della messa di natale, in una cattedrale senza il tetto, sotto la neve che cade. Solo in alcuni frammenti di scena il film diventa in colore, mentre in alcune scene scelte il bianco e nero diviene talmente cupo da sembrare un film anni '20. Da segnalare anche la scena nella quale gli americani mitragliano i partecipanti ad un funerale (per il divieto di assembramento erano proibiti anche i funerali). In particolare Il Morandini scrive: "più che i personaggi, conta l'apparato tecnico-formalistico: colore contrapposto al bianconero, sovrimpressioni, obiettivi deformanti, cinepresa dinamica, scenografie di taglio espressionistico. Antitedesco nella sostanza, è profondamente tedesco nella forma."[2] Riconoscimenti
Note
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