Eugenio Scamporlino![]() Padre Eugenio Scamporlino, al secolo Vincenzo (Sortino, 2 novembre 1827 – Sortino, 29 aprile 1911), è stato un religioso e presbitero italiano, appartenente all'Ordine dei frati minori cappuccini (O.F.M.Cap.). BiografiaVincenzo Scamporlino nacque a Sortino il 2 novembre del 1827. La sua formazione scolastica, a partire dall'età di sette anni, fu curata dal sacerdote don Michele Magnano e successivamente dal cappuccino padre Angelo da Sortino. Attratto dalla vita religiosa, nel 1845 ricevette l’abito cappuccino e il nuovo nome: "fra Eugenio da Sortino", iniziando, così, l'anno di noviziato presso il convento di Militello. Compiuti gli studi filosofico-teologici a Piazza Armerina e ricevuta l'ordinazione presbiterale (1852), ricoprì diversi incarichi: maestro dei novizi, guardiano, segretario provinciale, predicatore. Nel 1865 venne arrestato e incarcerato per quattro mesi per aver fatto cenno, durante una sua predica, ad alcuni disordini rivoluzionari del tempo. Fu eletto per quattro volte Ministro Provinciale dei Frati Cappuccini di Siracusa[1] (rispettivamente nel: 1871, 1875, 1878, 1884) tre delle quali nei difficili anni della soppressione degli ordini religiosi. Con la legge del 7 luglio del 1865, infatti, il Governo Italiano tolse ogni riconoscimento giuridico agli ordini religiosi, confiscando tutti i loro beni. I frati vissero, pertanto, in condizioni di profonda indigenza, così ricordate dallo stesso Scamporlino: «Sbalzati da conventi, senza mezzi di sussistenza, oppressi e perseguitati in mille guise, a via di astinenze si hanno alcuni procurato una casa onde vivere religiosamente[2]» Fu in questo contesto che l'operato di padre Eugenio si distinse particolarmente: riacquistò numerosi conventi e raccolse i frati dispersi, richiamandoli all’osservanza regolare. Nel 1880 riaprì il noviziato a Sortino (unico in tutto il meridione), dove, oltre ai novizi di Siracusa furono accolti quelli delle province religiose di Messina, Palermo, Napoli e Malta. Tra i novizi, qui ricevuti, va ricordato il Servo di Dio fra Giuseppe Maria da Palermo (1885), di cui è in corso il processo di beatificazione. Su incarico del Ministro Generale dell'Ordine, presiedette in sua vece i capitoli provinciali di Malta (1877, 1880) e di Messina (1879). Partecipò attivamente alla vita sociale e politica di Sortino, dove, volendo istituire una Società Cattolica Operaia, ne pubblicò lo statuto nel 1883. L'iniziativa costituì una vera novità: lo statuto, infatti, precedette di cinque anni la fondazione del primo Fascio dei Lavoratori siciliani e di otto anni la pubblicazione dell'enciclica Rerum Novarum di Leone XIII. Si occupò, inoltre, del terz'ordine francescano, che istituì in diversi conventi della provincia religiosa di Siracusa. A Sortino, fu da lui istituito nel 1866, e in pochi anni raggiunse il numero di 4000 iscritti. Con il contributo dei Terziari[3], ebbe cura della promozione culturale e spirituale dei giovani (istituendo i cordigeri), ed esercitò una carità fattiva verso gli ultimi e gli indigenti. Morì nel convento di Sortino, all'età di 83 anni, il 29 aprile 1911. Note
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