la parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria, eretta il 6 dicembre 2021, con sede nella chiesa del Carmine di Novara e giurisdizione sui fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti nelle province di Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli;[7]
la parrocchia della Madre di Dio di Žyrovici e dei Santi Martiri Sergio e Bacco, eretta il 4 luglio 2022, con sede nella cattedrale dell'esarcato apostolico e giurisdizione sui fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti nel territorio della diocesi di Roma e della sede suburbicaria di Ostia;[8]
la parrocchia dell'Immacolata Concezione, eretta il 15 maggio 2024, con sede nella chiesa della Madonna del Paradiso di Modena e giurisdizione sui fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti nella provincia di Modena;[11]
la parrocchia dei Santi Vladimiro e Olga, eretta il 20 agosto 2024, con sede nella chiesa di Sant'Antonio Abate ad Avellino e giurisdizione sui fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Molise e in Puglia e nelle province di Avellino, Benevento e Matera.[13]
Storia
A partire dagli anni novanta del XX secolo, la Chiesa greco-cattolica ucraina cominciò a prendersi cura dei fedeli cattolici residenti in Italia, grazie al sostegno dei seminaristi e dei preti ucraini che studiavano nelle università cattoliche di Roma. La chiesa dei Santi Sergio e Bacco di Roma divenne il centro di coordinamento dell'attività pastorale a favore dei fedeli cattolici ucraini di rito bizantino. Il 16 ottobre 2001, d'intesa con la Conferenza Episcopale Italiana, p. Vasyl Potochniak fu nominato coordinatore pastorale per gli ucraini residenti in Italia, iniziando così l'opera di formazione delle comunità di cattolici ucraini sparsi sul territorio nazionale. Nel 2023 si contavano circa 50 comunità di cattolici ucraini di rito bizantino.[14]
Il 14 gennaio 2003 papa Giovanni Paolo II nominò Ljubomyr Huzar primo visitatore apostolico per i fedeli ucraini in Italia. Il lavoro congiunto del visitatore apostolico e del coordinatore pastorale portò ad un significativo aumento delle comunità cattoliche, che raggiunsero la cifra di quasi 70 nel 2005. Inoltre da questo momento iniziò anche la strutturazione della Chiesa cattolica ucraina di rito bizantino in Italia, con la creazione dei primi uffici curiali e di un segretariato. Il 19 gennaio 2009 Dionisij Ljachovič è subentrato a Huzar quale visitatore apostolico in Italia.[14]
Con decreto dell'esarca apostolico del 31 maggio 2021, a partire dal 1º settembre dello stesso anno le comunità ucraine dell'esarcato apostolico in Italia hanno adottato il calendario gregoriano.[18][19]
Cronotassi degli esarchi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
L'esarcato apostolico nel 2021 contava 69.300 battezzati.
anno
popolazione
presbiteri
diaconi
religiosi
parrocchie
battezzati
totale
%
numero
secolari
regolari
battezzati per presbitero
uomini
donne
2020
70.000
?
?
62
62
-
1.129
-
-
-
1
2021
69.300
?
?
69
67
2
1.004
-
2
-
1
Stemma
Interzato in calza rovesciata: al I di verde alla chiave d'oro posta in sbarra in capo, alla chiave d'argento posta in banda attraversante in decusse; al II d'argento, alla torta abbassata d'azzurro, caricata da tre spighe d'oro; al III di rosso alla croce in decusse d'oro posta in capo.
Ornamenti esteriori da esarca apostolico.
Lo stemma si basa sui colori del verde-bianco-rosso italiano (il bianco nello stemma corrisponde all'argento) e delle bandiere ucraine blu-gialle. Le due chiavi sono attributi di San Pietro come chiavi del Regno dei Cieli (Matteo 16:19). La croce in decusse è un attributo di Sant'Andrea. Le spighe rappresentano la rinascita della vita, fisica e spirituale, il suo risveglio su un nuovo terreno. Tre spighe possono anche essere associate al Tridente. La mitra episcopale, lo scettro, la croce processionale e la panagia indicano che è lo stemma della circoscrizione ecclesiastica. Lo stemma è realizzato secondo il sistema unificato dei simboli territoriali della Chiesa greco-cattolica ucraina.
L'autore del progetto è A. Hrečylo, presidente della Società araldica ucraina, dottore in scienze storiche.[20]
^Distretto pastorale di Roma, su Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia. URL consultato il 4 giugno 2024.
^Distretto pastorale di Napoli, su Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia. URL consultato il 4 giugno 2024.
^Distretto pastorale di Venezia, su Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia. URL consultato il 4 giugno 2024.
^Distretto pastorale di Milano, su Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia. URL consultato il 4 giugno 2024.
^Distretto pastorale di Firenze-Bologna, su Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia. URL consultato il 4 giugno 2024.