Erythropitta granatina
La pitta granatina (Erythropitta granatina (Temminck, 1830)) è un uccello passeriforme della famiglia dei Pittidi[2]. DescrizioneDimensioniMisura una quindicina di centimetri di lunghezza. AspettoQuesti uccelli hanno un aspetto massiccio e paffuto, con ali e coda corte, testa arrotondata e becco allungato: nel complesso, questa specie mostra grande somiglianza con le affini pitta neroscarlatta e pitta graziosa (di colore più scuro e prive del rosso cefalico). BiologiaComportamentoSi tratta di uccelli dalle abitudine diurne e strettamente solitarie all'infuori del periodo degli amori (quando si riuniscono in coppie), estremamente territoriali verso i conspecifici ma al contempo assai timidi e riservati: essi passano la maggior parte della giornata al suolo, muovendosi con circospezione nel folto del sottobosco alla ricerca di cibo. AlimentazioneLa dieta della pitta granatina si compone principalmente di lombrichi e chiocciole: essa viene inoltre integrata quando possibile con insetti e altri invertebrati di piccole dimensioni. RiproduzioneLa stagione degli amori cade fra marzo e agosto: i partner collaborano nella costruzione del nido (un ammasso globoso di rametti e materiale vegetale con camera di cova interna foderata di foglie, posto indifferentemente al suolo o fra gli alberi), nella cova delle 2 uova che la femmina vi depone e nelle cure parentali verso i nidiacei, che alla schiusa sono ciechi ed implumi. Distribuzione e habitatLa pitta granatina occupa un areale che si estende dal Tenasserim meridionale (dove tuttavia mancano da tempo avvistamenti) attraverso tutta la penisola malese, oltre che nel nord di Sumatra ed in gran parte del Borneo (salvo la porzione settentrionale e le alture centrali): il suo habitat è rappresentato dalla foresta pluviale primaria e secondaria e dalle aree paludose con ampia copertura di sottobosco, fino a 600 m d'altezza. TassonomiaSe ne riconoscono due sottospecie[2]:
La pitta neroscarlatta, tradizionalmente classificata come sottospecie di pitta granatina col nome di Erythropitta granatina ussheri, non viene più considerata tale in base alle differenze morfologiche e comportamentali: alcuni autori, invece, proporrebbero l'accorpamento a questa specie della pitta graziosa, con la quale probabilmente la pitta granatina forma una superspecie[3]. Note
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