Il nome scientifico di questa specie, e di conseguenza il nome comune, deriva dall'unione delle parole grecheἐρυθρός (erythros, "rosso") e γαστήρ (gaster, "ventre"), col significato di "dal ventre rosso", in riferimento alla caratteristica livrea di questi uccelli.
Descrizione
Dimensioni
Misura una quindicina di centimetri di lunghezza, coda compresa.
Aspetto
Questi uccelli hanno un aspetto massiccio e paffuto, con ali e coda corte, testa arrotondata e becco allungato.
La colorazione varia anche piuttosto considerevolmente a seconda della sottospecie presa in considerazione, mantenendo tuttavia inalterati alcuni pattern caratteristici: la faccia e la gola sono di colore differente (rosato, bruno o nero) rispetto a fronte, calotta e nuca (bruno-rossicce, rosse o nere), il petto è di colore azzurro più o meno intenso e tendente al verdastro, talvolta con presenza di una banda nera fra petto e gola (quest'ultima in alcune sottospecie nera a sua volta) o di una banda dello stesso colore fra petto e ventre. Le ali sono verde-bluastre con remiganti azzurre: azzurri sono anche coda e codione, mentre il ventre e il sottocoda sono di colore rosso (come intuibile dal Nome comune. La femmina mostra solitamente colorazione meno brillante e intensa rispetto al maschio: in ambedue i sessi il becco è nerastro, le zampe sono di colore carnicino e gli occhi sono bruni.
Biologia
Comportamento
Si tratta di uccelli dalle abitudine diurne e strettamente solitarie all'infuori del periodo degli amori (quando si riuniscono in coppie), estremamente territoriali verso i conspecifici ma al contempo assai timidi e riservati: essi passano la maggior parte della giornata al suolo, muovendosi con circospezione nel folto del sottobosco alla ricerca di cibo.
Alimentazione
La dieta di questi uccelli si compone perlopiù di lombrichi e chiocciole: essa viene inoltre integrata quando possibile con insetti e altri invertebrati di piccole dimensioni.
Riproduzione
Il periodo riproduttivo coincide con la stagione secca: le coppie collaborano nella costruzione del nido (di forma sferica, costruito con rametti e materiale vegetale, con camera di cova interna foderata di foglie, ubicato indifferentemente al suolo, fra i cespugli o fra i rami degli alberi), alla cova delle 2-3 uova deposte dalla femmina ed alle cure parentali verso i pulli, ciechi ed implumi alla schiusa.
La sottospecie macklotii presenta due razze, macklotii e oblita. Le varie sottospecie differiscono talvolta anche significativamente fra loro per dimensioni e colorazione, pur avendo in comune le abitudini di vita e le vocalizzazioni: recentemente è stata avanzata la proposta di elevare al rango di specie a sé stanti della maggior parte delle sottospecie di pitta ventrerosso, ad eccezione di quelle filippine (erythrogaster, propinqua e thompsoni), come frutto di una speciazione avanzata a partire da una popolazione originaria spostatasi negli ambienti insulari dell'Indo-Pacifico[3].
^ab(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Pittidae, in IOC World Bird Names (ver 14.2), International Ornithologists’ Union, 2024. URL consultato il 6 maggio 2014.