Erythrocephalum
Erythrocephalum Benth., 1873 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2] DescrizioneLe specie di questa voce sono piante annuali con portamenti erbacei o subarbustivi (o anche suffruticosi); le radici possono essere legnose.[3][4][5][6][7][2] Le foglie lungo il caule normalmente sono a disposizione alternata. La forma della lamina (semplice e intera) varia da strettamente lineare-lanceolata a (ampiamente) obovata; i bordi possono essere dentati. Le stipole sono assenti. Le infiorescenze sono composte da capolini terminali e solitari o molti. I capolini, discoidi e omogami o radiati e eterogami, sono formati da un involucro a forma da campanulata a emisferica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: tubulosi e ligulati. Le brattee disposte in più serie in modo embricato e scalato sono di varie forme e tipi: quelle esterne hanno spesso una consistenza fogliacea e appendici apicali dentate. Il ricettacolo, alveolato, a forma più o meno convessa, è ricoperto da pagliette (lineari-lanceolate). I fiori sia quelli tubulosi che ligulati sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori centrali, da 20 a 80, sono tubulosi (actinomorfi), generalmente ermafroditi (bisessuali) e fertili; quelli periferici, da 5 a 16, generalmente presenti e uniseriati, sono di tipo ligulato (zigomorfi), bisessuali o spesso funzionalmente maschili.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio ampiamente ellissoide con 5 angoli (o coste). Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente con superficie liscia (o ghiandolare), glabra o ricoperta da peli ghiandolari semplici o biforcuti. Il carpoforo (o carpopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare e generalmente presente. I pappi, formati da una serie di 3 - 5 setole piatte e caduche (a volte barbate), sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio. Talvolta il pappo è assente. Biologia
Distribuzione e habitatLe specie di questo gruppo sono distribuite in Africa centrale.[2] TassonomiaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[9], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[10] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[11]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][6][7] FilogenesiLe specie di questa voce appartengono alla sottofamiglia Dicomoideae, e in particolare alla sottotribù Pleiotaxinae (tribù Dicomeae). La sottofamiglia (di recente costituzione), da un punto di vista filogenetico, è posizionata tra le sottofamiglie Tarchonanthoideae e Carduoideae. I caratteri principali della sottofamiglia sono: i portamenti variano da erbacei a arbustivi, l'involucro è pluriseriato con brattee coriacee e pungenti, il ricettacolo è alveolato, il polline è echinato, i rami dello stilo sono pubescenti con superficie stigmatica continua e cresta marginale, il carpoforo in genere è assente. L'area di origine della maggior parte delle specie è l'Africa a sud del Sahara.[1] Con l'inclusione delle specie del genere Achyrothalamus O.Hoffm., il genere Erythrocephalum si presenta monofiletico.[7] Il numero cromosomico di base delle specie di questo gruppo è: 2n = 22.[1] Il periodo di separazione della sottofamiglia (formazione del clade) dal resto della famiglia delle Asteraceae è di circa 41,5 milioni di anni fa; mentre gli antenati delle attuali specie si sono separati circa 27 milioni di anni fa (gruppo corona).[1] Elenco delle specieQuesto genere comprende le 15 seguenti specie:[2]
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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