Ernesto VichiErnesto Vichi (Frascati, 14 luglio 1924 – 12 giugno 2008) è stato un ingegnere italiano, progettista e realizzatore di numerosi edifici cattolici di culto nelle diocesi di Roma e di Porto e Santa Rufina per conto dell'Ufficio Tecnico della Città del Vaticano.
BiografiaCollaboratore e, successivamente, responsabile dell'Ufficio Tecnico della Città del Vaticano, si occupò della progettazione strutturale di numerose chiese nella Roma del secondo dopoguerra, in epoca pre- e post-conciliare. Tra le prime figurano la parrocchia di sant'Angela Merici al Nomentano (1955)[1], quella di sant'Atanasio a Pietralata (1967-69)[2] e santa Maria Regina dei Martiri a Dragona (all'epoca, 1963, nella diocesi di Porto e Santa Rufina)[3]. Dopo il Concilio Vaticano II i progettisti dovettero ripensare il disegno dei nuovi luoghi di culto, che prevedevano il celebrante non più di spalle all'assemblea ma di fronte a essa, con conseguente ridefinizione sia della volumetria della chiesa che dell'altare[4], e Vichi fu ritenuto tra coloro che maggiormente riuscirono a bene interpretare il nuovo ruolo dell'edificio religioso alla luce del rinnovamento della liturgia[4]. In tale ottica si inquadrano, tra le altre, le nuove chiese — dallo stesso Vichi realizzate — di santa Monica a Ostia (1972)[5], santi Crisante e Daria nella costruenda zona di Castel Giubileo (1980)[6] nonché quelle di santa Giulia Billiart al Tuscolano[7] e di san Stanislao a Don Bosco[8], entrambe del 1991. Per il suo contributo all'architettura religiosa romana ricevette nel 1986 da Karol Wojtyła la Commenda dell'Ordine di San Silvestro papa[9]. Onorificenze— 1º giugno 1985[9]
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