Enrico Paternò Castello di Carcaci
Enrico Giacomo Paternò Castello di Carcaci (Firenze, 24 novembre 1840 – Catania, 29 giugno 1908) è stato un politico italiano. BiografiaFiglio terzogenito di Giovanni Maria Domenico, nobile dei duchi di Carcaci, e di Eleonora Guttadauro dei principi di Emmanuel e Reburdone, nacque a Firenze il 24 novembre 1840.[1] Nel 1872 sposò Carmela Spitaleri Grimaldi dei baroni di Muglia, da cui ebbe due figli.[1] Da assessore del Comune di Catania assieme ai marchesi del Toscano e di Sant'Alfano, i baroni Spitaleri e Zappalà Asmundo, l'ingegnere Bernardo Gentile Cusa, guidò l'elenco di notabili che protestarono «per l'impossibilità a resistere senza aiuti del governo» di fronte alla caduta dei prezzi agricoli, dello zolfo e alla simultanea restrizione del credito.[2] Divenne sindaco di Catania, carica che ricoprì dal 26 ottobre 1882 al 27 agosto 1883: fra le iniziative volte a fronteggiare l'epidemia colerica istituì quattro commissioni delle quali furono chiamati a farne parte i più illustri professori, medici, farmacisti. Gli fu concesso con Regie lettere patenti del 21 giugno 1881 il titolo di I Duca Paternò Castello Guttadauro.[3] OnorificenzeNote
Bibliografia
Voci correlate
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