Enrico Berlinguer (politico 1850)Enrico Berlinguer (pronuncia Berlinguèr[1]; Sassari, 9 agosto 1850 – Sassari, 22 novembre 1915) è stato un avvocato e politico italiano, nonno dell'omonimo segretario del PCI, e fondatore nel 1891 della Nuova Sardegna. BiografiaNacque in un'antica famiglia sarda, forse di lontana origine settentrionale (Belingheri)[2] o iberica (Berlenguer)[3], con i titoli nobiliari di cavaliere e nobile con trattamento di don e di donna per concessione il 29 marzo 1777 a Giovanni e Angelo Ignazio da Vittorio Amedeo III re di Sardegna[4], iscritta negli "Stamenti nobiliari della Sardegna"[5] e legata da una fitta rete di parentele ad altre famiglie dell'aristocrazia e borghesia sarda[6], sesto ed ultimo figlio di Don Antonio Berlinguer (1802-1874) e Maria Marogna. Nel 1889 sposò in seconde nozze Caterina Falco, imparentata con la famiglia Segni; dal matrimonio nel 1891 nacque Mario Berlinguer, futuro deputato aventiniano e padre, a sua volta, del più noto Enrico Berlinguer, futuro segretario del PCI.[7] Allievo del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari[8], si laureò in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Torino; ritornato a Sassari fu avvocato e giurista, fra i principali esponenti del movimento mazziniano in Sardegna.[9] Consigliere comunale, guidò i repubblicani alla conquista della maggioranza nel consiglio comunale di Sassari nel 1877, maggioranza mantenuta fino al 1915. Nel 1891, assieme a Pietro Moro, Pietro Satta Branca e Giuseppe Castiglia, fondò La Nuova Sardegna, un giornale dapprima con periodicità settimanale, ma che divenne quotidiano il 17 marzo 1892 e in breve tempo il più diffuso quotidiano dell'isola.[10] Note
|
Portal di Ensiklopedia Dunia