Emmanuele RoccoEmmanuele Rocco (Ferrol, 27 novembre 1811 – Napoli, 9 giugno 1892) è stato un filologo italiano noto per i suoi studi di lessicografia italiana e napoletana. Professore di letteratura e traduttore dal greco e dal latino, fu una personalità letteraria di rilievo a cavallo tra il regno delle Due Sicilie e l'unificazione italiana. BiografiaNacque in Galizia da madre spagnola, Rosa Bugallo, e padre italiano, Michele, che era arruolato nell'Armada Española. All'età di sette anni si trasferì a Napoli insieme alla famiglia. Emmanuele Rocco è uno dei protagonisti della vita culturale napoletana dell'Ottocento, uno studioso della lingua italiana già dedito da molto tempo a questioni filologiche. Studiò legge e si occupò di filologia classica, giornalismo, e in particolare di lessicografia. Conosciuto per aver pubblicato diversi articoli linguistici e filologici sui principali periodici letterari napoletani, si affermò per la sua attività di lessicografo, grazie anche all’ottima conoscenza delle lingue classiche e moderne come lo spagnolo, sua lingua madre. Rocco venne in parte emarginato dalla cultura ufficiale e da tanta parte della stampa. In qualità di redattore e soprattutto censore del Giornale Ufficiale delle Due Sicilie infatti fu incaricato della revisione dei giornali ed opuscoli che erano di giurisdizione del Ministero di Polizia e collaborò negli anni preunitari con personaggi ostili al regime borbonico, tanto da essere accusato di aver favorito alcuni movimenti cospiratori. «emmanuele rocco Opere
Vocabolario del dialetto napolitanoIl Vocabolario di Rocco è diviso in quattro volumi e raccoglie un lemmario molto ampio e vario, costituito da voci enciclopediche, antiche e letterarie, voci dell’uso e perfino voci dell’uso gergale e della malavita, corredate da esempi. I lemmi sono ordinati alfabeticamente e stampati in neretto, riportati secondo la tipizzazione lessicografica canonica (verbi all’infinito, nomi al singolare, aggettivi al maschile singolare). Vicende editorialiNel panorama lessicografico ottocentesco mancava un dizionario storico del napoletano sebbene fossero riconosciute alcune grandi opere in dialetto di carattere diacronico e letterario. Sulla scena erano già presenti il Vocabolario napoletano lessigrafico e storico di Vincenzo De Ritis (1845-1851), il Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri di Raffaele d’Ambra (1873) e il Vocabolario napoletano-italiano di Raffaele Andreoli (1887). Il Vocabolario di Rocco rappresenta il primo tentativo di realizzare un dizionario storico del napoletano e fu pubblicato inizialmente nel 1882 presso l’editore Berardino Ciao in due fascicoli, fino al lemma cantalesio. La svolta nel destino del Vocabolario avvenne quando gli eredi di Rocco, in possesso del manoscritto contenente la parte inedita, nel 1941 concessero tutte le carte all'Accademia della Crusca, oltre a parte delle lettere D, E, F, già pubblicate. Tra gli studiosi del dialetto napoletano il primo a fornire un contributo decisivo alla diffusione del Vocabolario del dialetto napolitano di Emmanuele Rocco è il fiorentino Antonio Vinciguerra che definisce l’opera «un gioiello di dialettologia italiana e una miniera di informazioni sui dialetti meridionali»[2]. Note
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