Elisa SalvadoriElisa Salvadori (Cagliari, 9 settembre 1900 – Roma, 30 settembre 1987) è stata una religiosa, benefattrice e insegnante italiana. BiografiaNacque nel capoluogo sardo dove il padre Olindo era provveditore agli studi, si trasferì poi a Roma con la famiglia, che comprendeva il giornalista e poeta Giulio Salvadori e Mons. Enrico Salvadori, custode generale dell'Accademia dell'Arcadia dal 1916 al 1924, suoi zii. Restò presto orfana della madre[1]. Nel 1916 fu ammessa all'Accademia dell'Arcadia, con lo pseudonimo di Glyceria[1]. Il 27 ottobre 1920 sposò l'ufficiale dei Bersaglieri, Luigi Togna[2], con cui ebbe due figli[1]. Nel 1932 in Roma, in piazza San Salvatore in Lauro, aprì un istituto per l'infanzia abbandonata[1]. Durante la seconda guerra mondiale il marito era in Africa come maggiore inquadrato nel 9º reggimento Bersaglieri, XXVIII battaglione, in cui raggiunse sul campo il grado di tenente colonnello e che infine comandò[3][4]; in Africa combatteva anche il figlio Franco, che vi morì. Questa tragedia la spinse ad abbandonare la vita mondana e a dedicarsi alle famiglie e alla cura dell'infanzia e dei poveri. Per questo, pur maritata, ottenne una speciale dispensa papale[1] e poté farsi suora, fondando nel 1950 a Roma la congregazione religiosa delle "Suore Oblate della Sacra Famiglia"[5]. Negli anni '60 aprì tre istituti religiosi in Umbria, a Bevagna, Ferentillo e Cerreto di Spoleto, con scuole per l'infanzia e l'istituto tecnico per geometri "parificato" in viale Somalia a Roma[1]. Morì a Roma nell'Ospedale "Cristo Re", presso il quale era ricoverata[1]. Il 2 giugno 1988 il presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga le conferì, alla memoria, la Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte[6]. Note
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