El diablo (album Litfiba)
El diablo è il quarto album in studio del gruppo musicale italiano Litfiba, pubblicato il 19 novembre 1990 dalla CGD. È il disco che rende i Litfiba noti al grande pubblico, raggiungendo circa 400 000 copie vendute in circa un anno e mezzo.[2] DescrizioneÈ il primo album in studio dei Litfiba che non sia suonato dalla formazione originaria; il gruppo rimane capitanato dal duo Piero Pelù/Ghigo Renzulli, che si avvale della collaborazione del tastierista Antonio Aiazzi. Il disco getta le basi per la costruzione della cosiddetta "tetralogia degli elementi" che prenderà corpo negli anni successivi, e che rappresenterà i quattro elementi naturali; questo disco è dedicato al fuoco. Il disco è caratterizzato da pezzi di denuncia, come la traccia che dà il titolo all'album, che ironizza sul presunto satanismo nel rock, Woda-Woda, sulla penuria di acqua sul pianeta Terra e la celebre Proibito, che descrive un mondo limitato in tutto, dove niente è più effettivamente libero. Ci sono pezzi molto più intimi e introspettivi come Ragazzo e Il volo, che ricorda la triste scomparsa del loro batterista Ringo De Palma, morto per un'overdose di eroina, e a cui è dedicato il disco. Con questo album il gruppo si sposta su un rock più diretto e meno underground proseguendo sull'onda del cambiamento iniziato con Litfiba 3 e Pirata e avendo ormai abbandonato la vecchia formazione in cui le sonorità erano decisamente più vicine alla new wave/dark e più genericamente al rock alternativo. Questo disco è inoltre caratterizzato da un suono ricco di influenze latine. La copertina dell'album è caratterizzata da un paio di glutei su uno dei quali è stato disegnato un tatuaggio che replica la grafica dei profili del duo Pelù-Renzulli ideata per l'occasione da Fabio Galavotti. Durante i concerti Pelù è solito chiedere al pubblico di inginocchiarsi per partecipare a un rito purificatore.[3] TracceTesti e musiche di Piero Pelù/Ghigo Renzulli.
Formazione
Singoli
Note
Voci correlateAltri progettiCollegamenti esterni
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