La Divisione Alpina Monte Ortigara fu una formazione partigiana suddivisa in cinque brigate, legata alle Fiamme Verdi.
Storia
Nasce il 22 febbraio 1945 nella canonica di Povolaro in provincia di Vicenza, alla presenza dell'allora parroco don Luigi Pascoli, nipote di Giovanni Pascoli.
Tra i presenti: Giovanni Carli, Giacomo Chilesotti (che ne diventerà comandante), Francesco Zaltron. Viene deciso di dare questa denominazione alla nuova formazione. Tutti i presenti sono ricercati dalle forze nazifasciste.
La formazione, di ispirazione cattolica, era comunque autonoma ed apartitica, pur essendo i partigiani di diverse estrazioni politiche.
Il territorio nel quale operava spaziava dall'Altopiano dei Sette Comuni fino a Vicenza, occupando in definitiva circa un terzo della provincia vicentina.
Sono stati riconosciuti partigiani combattenti della "Mazzini" circa 242 persone, 153 i patrioti e 439 i collaboratori. La Divisione ha avuto 60 caduti e 33 feriti. Tra i partecipanti molti erano gli alpini anche se non ci sono numeri precisi sul totale dei componenti.
Composizione
- Brigate Mazzini
- Martiri di Granezza
- Loris con partigiani di Thiene, Breganze e Dueville
- Brigate Settecomuni, Fiamme Verdi e Fiamme Rosse
- Brigata Giovane Italia
Comandanti
Giacomo Chilesotti "Nettuno" (caduto il 27/04/1945) fu il primo comandante, con il commissario politico Giovanni Carli "Ottaviano" (caduto il 27/04/1945), vicecomandanti Alfredo Rodeghiero, "Giulio" di Asiago e Francesco Zaltron "Silva" (caduto il 28/03/1945).
Martiri di Granezza
I continui sabotaggi operati dalle brigate della divisione, portano alla decisione da parte del generale delle SS Wolff di organizzare una repressione che potesse essere esemplare.
Il 6 settembre 1944 inizia il rastrellamento che investe l'area a Sud di Asiago, nella zona del Barenthal e dei boschi di Granezza (comuni di Lugo Vicentino, Calvene, Caltrano, Lusiana ed Asiago). Le operazioni militari causeranno l'uccisione di 23 partigiani della divisione, tra i quali Rinaldo Arnaldi, oltre a 14 autisti italiani della SPEER che avevano disertato dal distaccamento di Asiago.[1]
Onorificenze
Persone legate alla divisione
Note
Collegamenti esterni