Diplodocoidea
I diplodocoidei (Diplodocoidea) sono una superfamiglia di dinosauri sauropodi vissuta nel Giurassico e nel Cretaceo. CaratteristicheA questo gruppo sono ascritti alcuni dei dinosauri più famosi, come Brontosaurus, Apatosaurus e Diplodocus. I diplodocoidei erano generalmente animali enormi, dotati di un collo lunghissimo tenuto orizzontalmente, e di una coda ancor più lunga. Alcuni di questi animali, però, erano caratterizzati da colli insolitamente corti (ad es. Brachytrachelopan). Le caratteristiche che distinguevano i diplodocoidei dagli altri sauropodi includevano anche zampe piuttosto corte e un cranio lungo e basso, vagamente simile a quello di un cavallo, dotato di denti posti nella parte anteriore della mascella e simili a pioli. Sul cranio, l'apertura nasale era unica e posta alla sommità. Classificazione tassonomicaIl gruppo è composto da tre famiglie: i rebbachisauridi, i dicreosauridi e i diplodocidi veri e propri. I primi non sono molto ben conosciuti, ma sembrerebbero includere forme primitive relitte, del Cretaceo dei continenti meridionali. Gli altri due gruppi sono spesso classificati insieme nel clado dei Flagellicaudata ("code a frusta"). Questo gruppo aveva caratteristiche vertebre con spine neurali bifide, chevron divisi in due e code lunghissime con vertebre finali simili a bastoncini mancanti di archi neurali. Questi diplodocoidi, inoltre, sembrerebbero aver conservato nelle ossa della caviglia alcuni caratteri giovanili o embrionali. Evoluzione e diffusioneI diplodocoidei si svilupparono verso l'inizio del Giurassico superiore, e alla fine del periodo raggiunsero la loro massima diffusione: in particolare nella Morrison Formation degli Stati Uniti, i diplodocoidei furono tra i dinosauri più comuni. Resti fossili sono noti anche in Europa e in Africa. Nel Cretaceo, forse per la concorrenza di gruppi di erbivori più evoluti (ornitopodi) i diplodocoidei diminuirono drasticamente, e solo i primitivi rebbachisauridi e i dicreosauridi sopravvissero in Sudamerica e in Africa, dove la concorrenza era minore. TassonomiaDi seguito è mostrato un cladogramma tratto dal lavoro di Tschopp e colleghi (2015):
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