Diocesi di Utina
La diocesi di Utina (in latino: Dioecesis Uthinensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaUtina, corrispondente al sito archeologico di Oudna (36°36'30.90" N 10°10'09.43" E), 30 km. a sud di Tunisi nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine. La diocesi di Utina è una delle più antiche dell'Africa; la sua esistenza e quella del suo vescovo sono attestati da Tertulliano nel De monogamia, verso gli inizi del III secolo.[1] Il primo vescovo documentato è Felice, che prese parte al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e che figura al 26º posto nelle Sententiae episcoporum.[2] Lampadio si recò al concilio di Arles nelle Gallie nel 314 assieme a Ceciliano di Cartagine. Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Isacco e il donatista Feliciano. A Utina, Mesnage e Toulotte attribuiscono il vescovo Gallonio (o Galloniano), presente al concilio cartaginese del 419, che Morcelli assegna invece alla diocesi di Utica; i manoscritti riportano entrambe le lezioni Uticensis e Utinensis, con prevalenza tuttavia di quest'ultima. Al concilio cartaginese del 525 prese parte il vescovo Quieto; Morcelli ignora questo vescovo e al suo posto inserisce Felicissimo, che tuttavia è assegnato dal medesimo autore anche alla sede di Sedela, ossia Medeli. Dal XVIII secolo Utina è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 21 dicembre 1988 il vescovo titolare è William Joseph Winter, già vescovo ausiliare di Pittsburgh. CronotassiVescovi
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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