Diocesi di Inniscathy
La diocesi di Inniscathy o Iniscathay o Innis-Scattery o dell'isola di Scattery (in latino Dioecesis Insulae Cathensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. Per la sede titolare, immutato il latino, si usa la grafia Inis Cathaig. TerritorioLa diocesi comprendeva le baronie di Moyarta, Clonderlaw e Ibricken, nella contea di Clare; la baronia di Connello, nella contea di Limerick e l'antica regione di Hy-Fidgente nella contea di Kerry. Sede vescovile era la città di Inis Cathaig, a 5 km a sud-ovest della città di Kilrush, nell'odierna contea di Clare. StoriaInniscathy è il luogo dove, nella prima metà del VI secolo san Senano fondò il più importante dei suoi monasteri. Senano morì nel 544 secondo le leggende agiografiche legate alla vita di questo santo abate. Successori immediati di Senano sarebbero stati Odran, morto nel 580 e Aidan I, che emigrò a Lindisfarne e morì nel 651. A partire dalla fine dell'VIII secolo, i necrologi presenti negli annali irlandesi permettono di ricostruire la cronotassi degli abati fino agli inizi del XIII secolo. La Chiesa irlandese del primo millennio non era organizzata in diocesi, come sul continente, ma la vita ecclesiale e pastorale ruotava attorno ai monasteri, dove l'abate svolgeva anche le funzioni episcopali. Non di rado, per le sole funzioni liturgiche, veniva consacrato vescovo un monaco, subordinato all'abate. Anche a Inniscathy sono noti diversi abati-vescovi. In occasione della riorganizzazione della Chiesa irlandese sul modello di quella continentale, nel sinodo di Rathbreasail del 1111 non fu menzionata una diocesi di Inniscathy, e i territori che dipendevano dal monastero furono suddivisi fra le diocesi di Limerick, di Killaloe, di Ardfert e di Cloyne. Gli abati però non si arresero così facilmente a rinunciare a diritti acquisiti da secoli. Infatti, il sinodo di Kells del 1152 riconobbe la diocesi di Inniscathy come suffraganea dell'arcidiocesi di Cashel. Tuttavia, nella lista dei vescovi irlandesi che prestarono giuramento di fedeltà al re Enrico II d'Inghilterra a Cashel nel 1171-72, non figura quello di Inniscathy. Non si ha più menzione di una diocesi a Inniscathy dopo il 1195, anno di morte dell'ultimo abate-vescovo noto, Cerball Ua hEnna, e le antiche terre monastiche e le loro chiese risultano appartenere alle medesime diocesi a cui erano state assegnate nel 1111. Nel corso del XIV e XV secolo furono nominati due vescovi per Inniscathy, dovuti probabilmente ad errori commessi dalla Curia romana.[1] Nel 1360 papa Innocenzo VI nominò Thomas McMahon episcopus Cathayensis, consacrato vescovo nel 1363. Giunto in Irlanda, malgrado le istanze e le proteste dei vescovi di Limerick, Killaloe, Ardfert e Cloyne, Thomas McMahon si mantenne in sede fino al 1366, quando un'indagine ordinata da Roma giunse alla conclusione che questo vescovo aveva prodotto documenti falsi per ottenere la sede di Inniscathy. Papa Urbano V dichiarò dunque nulla la nomina del predecessore Innocenzo VI. Nel 1414 un domenicano inglese, Richard Belmer, riuscì ad ottenere dall'antipapa Giovanni XXIII la nomina a Inniscathy, ma la forte opposizione anti inglese e la povertà della mensa episcopale convinsero Belmer a non prendere possesso della sede. Nel 1424 fu nominato vescovo di Achonry. Dal 1969 Inniscathy è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica con il nome di Inis Cathaig; dal 24 aprile 2015 il vescovo titolare è Josef Graf, vescovo ausiliare di Ratisbona. CronotassiVescoviLa seguente cronotassi è quella degli abati riportata da F. Grannell. Con (*) sono indicati gli abati documentati come vescovi nella stessa lista.[2]
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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