Diocesi di Esbo
La diocesi di Esbo (in latino: Dioecesis Esbonitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaEsbo, identificabile con le rovine di Hisban o Hesbân a 20 km. da Amman nell'odierna Giordania, è un'antica sede episcopale della provincia romana d'Arabia nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Antiochia ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Bosra, come attestato da una Notitia episcopatuum del VI secolo.[1] Le Quien attribuisce a questa diocesi tre vescovi. Gennadio prese parte al primo concilio di Nicea nel 325. Zosio fu tra i padri del concilio di Efeso nel 431, ma era assente a quello di Calcedonia del 451, dove al suo posto firmò gli atti conciliari il metropolita Costantino. Teodoro visse all'epoca di papa Martino I. Gli scavi archeologici condotti nel villaggio di Massuh nei pressi dell'antica Esbo hanno portato alla luce i resti mosaicati di una chiesa, edificata nel V secolo e ricostruita completamente nella seconda metà del VI secolo, all'epoca del vescovo Teodosio e del prete Sabato, come indicato dal mosaico ivi scoperto.[2] Dal XVIII secolo Esbo è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 22 novembre 1970. Nel corso dell'Ottocento e nei primi anni del Novecento la sede è menzionata dalle fonti anche come Hesbonensis (in italiano: Esbon). Cronotassi dei vescovi greci
Cronotassi dei vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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