Diocesi di Equilio
La diocesi di Equilio (in latino: Dioecesis Equiliensis) è un'antica sede della Chiesa cattolica, soppressa nel 1466 per confluire nel patriarcato di Venezia. Sopravvive attualmente come diocesi titolare. Sede vescovile era la città di Equilio, antico centro del ducato di Venezia che sorgeva presso l'attuale Jesolo. StoriaCome per le altre diocesi lagunari, la data di fondazione della cattedra di Equilio non è chiara: i documenti storici sono scarsi e frammentari, mentre la tradizione cronachistica risulta spesso contraddittoria. Secondo il Chronicon Gradense, l'episcopato fu istituito dal patriarca di Aquileia Elia durante il sinodo di Grado del 579. Questa informazione è considerata poco attendibile e, anzi, si tratterebbe di un falso storico creato per favorire l'influenza del patriarcato di Grado. È vero che recenti ritrovamenti presso l'area archeologica "Antiche Mura" dimostrano la presenza di luoghi di culto cristiani sin dal V-VI secolo, tuttavia essi non sono sufficienti per provare anche l'esistenza di un vescovo. Più probabile la versione di Giovanni Diacono che annovera Equilio tra le sedi fondate ex novo, a differenza di altre diocesi lagunari che erano invece nate dal trasferimento di vescovi di terraferma. In ogni caso, i primi riferimenti compaiono attorno alla metà del IX secolo. Difficile inoltre definire i confini della giurisdizione, che comunque non doveva essere molto vasta. Al momento della sua massima espansione, all'incirca alla metà del XII secolo, la diocesi di Equilio giunse ad estendere la sua giurisdizione dalla foce del fiume Piave a quella del Livenza, con una profondità che toccava i vertici degli attuali abitati di Caposile e Ca' Turcata (Eraclea).[1] Nel territorio della diocesi vi erano quattro parrocchie: San Martino, San Tommaso, San Salvatore e San Giovanni (che comprendeva la chiesa cattedrale ed il cui battistero era di uso comune); dalla diocesi dipendevano infine numerosi monasteri, in continuo pericolo per la furia del mare.[1] Come altre zone della Laguna Veneta settentrionale, a partire dal IX secolo anche il territorio di Equilio cominciò ad attraversare una grave crisi ambientale che ne determinò l'abbandono. Nel 1466, infine, papa Paolo II deliberò la soppressione della cattedra "per la povertà della mensa e per la totale distruzione della città e della chiesa di Equilo"[2] unendola al patriarcato di Venezia da poco costituito. La cattedrale era la chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, di cui sussistono i resti nell'area "Antiche Mura" di Jesolo. Dal 1966 Equilio è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 25 marzo 1995 l'arcivescovo, titolo personale, titolare è Luigi Ventura, già nunzio apostolico in Francia. CronotassiVescovi
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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