Diocesi di Doara
La diocesi di Doara (in latino Dioecesis Doarensis) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaDoara, identificata con il villaggio di Duvarlı, nel comune di Çiftlik (distretto omonimo), in Turchia,[1][2] è un'antica sede episcopale della provincia romana della Cappadocia Terza nella diocesi civile del Ponto e nel patriarcato di Costantinopoli. Originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Tiana, dal 536 entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Mocisso.[1] È documentata nelle Notitiae episcopatuum del patriarcato fino al XII secolo.[3] Sono noti alcuni vescovi di questa diocesi. Giorgio, vescovo ariano, è menzionato in una lettera di san Basilio del 376 come un uomo corrotto; fu destituito e sostituito da un altro ariano, di cui non si conosce il nome (secondo Gams il suo nome è Stefano). In una lettera di Gregorio di Nazianzo è menzionato il vescovo Eulalio, che viene lodato per la sua fedeltà alla vera fede contro i danni provocati a Doara dagli ariani. Anebrio sottoscrisse la lettera dei vescovi della Cappadocia Terza all'imperatore Leone (458) in seguito all'uccisione del patriarca alessandrino Proterio. Giovanni prese parte al concilio di Gerusalemme nel 536. Teodoro fu tra i padri del concilio del 680 e di quello detto in Trullo del 692. Infine Bardanes prese parte al secondo concilio di Nicea nel 787. Dal XX secolo Doara è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 25 novembre 1980. CronotassiVescovi greci
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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