Secondo la tradizione, l'evangelizzazione della regione di Digne si deve a san Vincenzo, compagno di san Marcellino di Embrun. Accanto a lui troviamo la figura di san Donnino, considerato il primo vescovo della diocesi, che venne eretta nel IV secolo. Originariamente e fino al 1801 era suffraganea dell'arcidiocesi di Embrun. La diocesi, molto piccola, si estendeva su due vallate delle Alpi, la valle della Bléone e quella del Bés. Il primo vescovo che si può attribuire con certezza a Digne è Pentadio che nel 506 partecipò al concilio di Agde.
Nell'alto medioevo e fino al X secolo la regione fu devastata dai Saraceni, che resero difficile la vita cristiana. In questo periodo sono pochissimi i nomi conosciuti di vescovi di Digne. In seguito all'affermarsi del regno di Borgogna, i vescovi di Digne divennero principi feudali con governo sulla città episcopale, fino all'annessione della Provenza nel regno di Francia nel XV secolo.
Il seminario diocesano fu aperto solamente nel 1779 ad opera del vescovo Pierre-Paul du Caylar. La diocesi era di modeste dimensioni come un po' tutte le diocesi della regione: nel 1790 comprendeva 33 parrocchie, servite da più di 100 preti secolari e circa una ventina di preti religiosi.
Nel 1790 il vescovo François du Mouchet de Villedieu fu dichiarato deposto dall'autorità civile per non aver voluto giurare fedeltà alla costituzione civile del clero e rimpiazzato il 20 marzo 1791 dal vescovo costituzionale Jean-Baptiste de Villeneuve, mai riconosciuto dalla Santa Sede.
In seguito al concordato con la bollaQui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 furono soppresse alcune diocesi, i cui territori furono incorporati in parte nella diocesi di Digne, che divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Aix. Per far coincidere i confini della diocesi con quelli del dipartimento, il primitivo territorio diocesano fu ingrandito con:
Il 29 ottobre 2016 il vescovo Philippe Nault a conclusione di un lungo studio per risolvere il problema di una residenza vescovile troppo decentrata rispetto al territorio della diocesi ha annunciato la decisione di trasferire la residenza a Peyruis, piccolo centro ben servito da vie di comunicazione, con un processo graduale che segue i necessari lavori di ristrutturazione.[3].
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
La diocesi nel 2021 su una popolazione di 164.000 persone contava 116.130 battezzati, corrispondenti al 70,8% del totale.
anno
popolazione
presbiteri
diaconi
religiosi
parrocchie
battezzati
totale
%
numero
secolari
regolari
battezzati per presbitero
uomini
donne
1948
75.000
80.000
93,8
170
170
441
250
346
1970
95.000
105.000
90,5
107
101
6
887
6
290
192
1980
107.000
120.000
89,2
99
86
13
1.080
22
430
198
1990
101.000
126.000
80,2
89
67
22
1.134
28
245
198
1999
110.000
143.000
76,9
65
51
14
1.692
2
19
153
198
2000
110.000
139.523
78,8
64
49
15
1.718
4
23
139
198
2001
110.000
139.523
78,8
61
48
13
1.803
4
21
146
198
2002
110.000
139.523
78,8
58
46
12
1.896
4
18
141
198
2003
110.000
139.523
78,8
56
43
13
1.964
5
22
149
198
2004
110.000
139.523
78,8
56
48
8
1.964
5
24
159
198
2006
96.271
139.523
69,0
50
43
7
1.925
6
28
136
198
2013
112.800
163.500
69,0
41
30
11
2.751
10
29
107
198
2016
114.178
161.241
70,8
37
26
11
3.085
9
26
102
198
2019
115.115
162.565
70,8
31
27
4
3.713
7
17
71
198
2021
116.130
164.000
70,8
33
29
4
3.519
5
30
65
198
Note
^Nel 1801 l'intero territorio della diocesi di Gap venne annesso a quello di Digne, per poi esserne distaccato con la restaurazione della diocesi nel 1822.
^(FR) Marie-France Bayetti, La Provence, 31 ottobre 2016
^Donnino, Vincenzo, Nettario e Memoriale furono inseriti da Gallia christiana nel catalogo come i primi quattro vescovi di Digne. Secondo Duchesne non ci sono prove che Donnino e Vincenzo siano stati vescovi; secondo il medesimo autore, Nettario fu in realtà vescovo di Avignone, mentre Memoriale è menzionato in una lettera di papa Ilario, ma senza accenno alla sede di cui era vescovo.
^Porziano, menzionato da Gallia Christiana, partecipò ai sinodi provinciali dal 524 al 533, ma in nessuno degli atti sinodali è menzionata la sede di appartenenza.
^Paolo e Massimo, menzionati da Gams, sono assenti in Gallia christiana, Duchesne e Fisquet.
^La presenza simultanea di due vescovi può essere spiegata o per una divisione momentanea della diocesi o perché in competizione fra di loro; entrambi furono deposti dal concilio di Chalon-sur-Saône del 650.
^Questi ultimi quattro vescovi sono menzionati in un martirologio locale.
^Contravvenendo alle disposizioni di papa Pio VII contenute nella Qui Christi Domini, monsignor de Villedieu non diede le dimissioni e morì a Parigi nel 1823.