Diocesi di Abritto
La diocesi di Abritto (in latino: Dioecesis Abrittena) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaAbritto, identificabile con Razgrad[1] nell'odierna Bulgaria, è un'antica sede vescovile della provincia romana della Mesia Seconda (o Inferiore) nella diocesi civile di Tracia. Essa faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Marcianopoli. Si può attribuire con certezza un solo vescovo a questa sede, Marziano, che partecipò al concilio di Efeso nel 431, dove prese le difese di Nestorio, e sottoscrisse la lettera dei vescovi della Mesia Seconda all'imperatore Leone (458) in seguito all'uccisione del patriarca alessandrino Proterio. Nel concilio di Nicea del 787 partecipò Orso, vescovo dell'ecclesia Abaritianoi [2] o episcopus Abaritianorum come riporta Le Quien, che lo assegna alla sede di Abritto. Tuttavia Abritto non appare in nessuna Notitia Episcopatuum dopo il VI secolo, a causa delle distruzioni seguite all'invasione dei Bulgari.[3] Alcuni autori hanno erroneamente attribuito Orso alla sede di Abari in Africa; secondo Darrouzès invece sarebbe stato vescovo di Arbe in Dalmazia; Vailhé infine lo attribuisce alla diocesi di Ibora nell'Elenoponto. Dal XX secolo Abritto è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 12 luglio 2023 il vescovo titolare è Petro Holiney, vescovo ausiliare di Kolomyja. CronotassiVescovi greciVescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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