Le notizie biografiche relative al Guinaccia sono estremamente scarse; probabilmente nato a Napoli (dato che in alcune opere di firma come Deodatus Neapolitanus), la sua formazione sarebbe avvenuta nell'ambiente pittorico della città partenopea degli anni '50-'60 del Cinquecento, legata soprattutto alle influenze del manierismo tosco-romano di Marco Pino.
Non è nota la data precisa del suo trasferimento a Messina; gli estremi cronologici noti ad oggi, desunti dalle datazioni apposte nelle sue opere siciliane, spaziano dal 1570 al 1585; è falsa, dunque, la notizia riportata dalla maggior parte delle fonti antiche di un suo alunnato a Messina presso Polidoro essendo quest'ultimo, nel 1570, già morto da tempo. L'influenza polidoresca sempre presente nella sua pittura, declinata in una forma di espressività a volte drammatica e in una attenta ricerca fisionomica dei personaggi delle sue opere, sarebbe maturata dunque con la conoscenza - nella città dello Stretto - delle opere di Polidoro e della cerchia polidoresca locale.
A Messina il Guinaccia maturerà un discreto successo, e sarà impegnato in numerose commissioni pubbliche e private, molte delle quali destinati a territori della provincia.
^Pagina 67, Giuseppe Maria Capodieci, "Tavole delle cose più memorabili della storia di Siracusa avanti Gesù Cristo" [1], Messina, Giuseppe Fiumara, 1821.