Decio CintiDecio Cinti (Forlì, 1879 – Firenze, 1954) è stato un traduttore, lessicografo e storico italiano che ha legato indissolubilmente il proprio nome a quello di Filippo Tommaso Marinetti, di cui fu per molti anni segretario privato. BiografiaGià redattore della rivista Poesia, fondata da Marinetti; quando quest'ultimo pubblicò il Manifesto del futurismo (1909), Cinti si vide assegnare il ruolo di "segretario del Movimento Futurista" o addirittura "Eminenza grigia del Futurismo". In realtà Cinti, soprannominato "Mezzo lutto" (o anche "spegnitoio di Marinetti") era per temperamento assai distante dal modello di letterato futurista proclamato nei manifesti; il suo contributo al Futurismo consiste soprattutto nella traduzione italiana di svariati testi di Marinetti, in versi e prosa: fino al 1912, infatti, Marinetti scriveva quasi esclusivamente in lingua francese. Decio Cinti fu inoltre traduttore di celebri poeti francesi, come Baudelaire, Verlaine e Mallarmé. Nel 1910, Cinti fu suo malgrado uno dei protagonisti del primo processo a Marinetti per oltraggio al pudore: la sua traduzione del romanzo Mafarka il futurista era infatti stata sequestrata con l'accusa di pornografia. Durante il processo gli avvocati della difesa fecero infatti notare che a rigore l'autore dell'opera sequestrata era Cinti, e non Marinetti; quest'ultimo fu poi assolto e condannato qualche anno più tardi in appello: il romanzo fu ripubblicato nel 1920 con molti tagli. Di recente (2003), la traduzione di Cinti è stata ripubblicata integralmente negli Oscar Mondadori. Decio Cinti fu anche autore di diverse opere lessicografiche: la più apprezzata, il Dizionario dei sinonimi e contrari (1940), è stata poi ripubblicata dall'Istituto geografico De Agostini. "È stato fin dalla prima edizione [...] uno dei più popolari, utili, usati, perché concepito e compilato per il servizio di chi vuol farsi capire" (dalla prefazione di Giampaolo Dossena). OpereTraduzioni
Saggi
Dizionari e repertori
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