Decimazione della brigata Salerno
La decimazione della brigata "Salerno" fu un episodio di giustizia sommaria avvenuto i primi di luglio del 1916 nell'ambito della difesa dell'altopiano d'Asiago dall'offensiva austro-ungarica Strafexpedition. AntefattiDurante la Strafexpedition si verificarono episodi di sbandamento delle truppe italiane in ritirata,[1] Cadorna, preoccupato dalla possibile caduta dell'altopiano di Asiago, il 26 maggio, esortò tutti i comandi a fucilare "immediatamente e senza alcun procedimento" chiunque arretrasse davanti al nemico.[2] Il 28 maggio avvenne la prima decimazione ai danni della brigata "Catanzaro".[3] L'11 giugno, il comandante del XIV corpo d'armata fu destituito poiché non adottò provvedimenti analoghi limitandosi a deferire alla corte marziale alcuni ufficiali.[3] La brigata Salerno aveva passato il primo anno di guerra nel settore del monte Nero-monte Mrzli esaurendosi in vani attacchi a posizioni nemiche sopraelevate. Fu trasferita nel settore trentino tra il Forte Interrotto e Camporovere, reputato tranquillo, ma venne investita dall'attacco austro-ungarico della Strafexpedition.[4] Il fuoco "amico"Il primo luglio un gruppo di soldati dell'89º reggimento della brigata "Salerno", rimasti intrappolati nella terra di nessuno furono mitragliati e colpiti dall'artiglieria italiana su ordine del loro comando per impedire che si consegnassero prigionieri.[4] La III compagnia dell'89º reggimento era rimasta intrappolata per 48 ore nella terra di nessuno, una parte di essi aveva cercato di arrendersi agli austro-ungarici.[5] La decimazioneDue giorni dopo l'episodio, il generale Gaetano Zoppi,[6] comandante del XXII corpo d'armata, ordinò la decimazione del III battaglione dell'89º reggimento.[5] Furono fucilati otto soldati, di cui uno solo fu dichiarato disertore, tre erano considerati sospetti ed gli altri quattro furono scelti a sorte.[5] Il generale Cadorna in una lettera elogia per questa azione il generale Zoppi: "Si è ben distinto il generale Zoppi, che comanda splendidamente la brigata Salerno, è un ufficiale di alto valore pieno di intelligenza e sacro fuoco"" NoteBibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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