De Blasio (famiglia)
La famiglia de Blasio o de Blasiis è stata una famiglia nobile italiana[1]. Storia![]() Famiglia antichissima, le cui notizie sono scarse, che si ritiene essere originaria di Roma e precisamente essere discesa da Gneo de Blasio, console romano, e Caio Cornelio Blasio, pretore in Sicilia[2]. Godette di nobiltà a Benevento, nella quale si hanno le prime notizie sui suoi esponenti, a partire da Alfonso de Blasio, vissuto nella prima metà del XVII secolo, figlio di una dama della famiglia Orsini, il cui nome è ignoto, che fu barone di Raopinella, principe dell'Accademia dei Ravvivati, patrizio romano, e capitano e sergente maggiore dell'esercito beneventano, e si sposò con Isabella Latino[2]. Altri membri noti della famiglia furono Gabriele e Giovanni Battista de Blasio, consiglieri del re Ferdinando il Cattolico, e Filippo de Blasio, capitano e condottiero del re Filippo III di Spagna e del duca Carlo Emanuele I di Savoia[3]. Uno dei figli del suddetto Alfonso, Geronimo de Blasio, fu stroncato insieme ai figli da un'epidemia di peste nell'anno 1656[4]. Della famiglia sopravvissero tuttavia alcuni membri rifugiatisi anni prima in Sicilia, Sulmona e Reggio Calabria (dove si trova uno degli edifici ad essa intitolati, il Palazzo De Blasio), che si estinsero poi nel XVIII secolo[3]. La famiglia possedette nel corso del tempo un totale di 11 baronie (Cavarretto, Diesi, Guardialfiera, Mondola, Molise, Palizzi, Pietrapennata, Raopinella, Roio, Sanblasio e Sparacia) ed un'unica contea, la contea di Vastofalcone[3]. Usava portare uno stemma d'azzurro ad un libro aperto d'oro avente nella facciata destra la parola Bla-si-us ed in quella a sinistra la parola Fa-ci-to scritte in nero in tre righe, sormontato da una stella cometa d'oro posta nel punto di onore del capo[1]. Note
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