Davide SchifferDavide Schiffer (Verzuolo, 28 gennaio 1928 – Torino, 14 febbraio 2020) è stato un neurologo italiano. BiografiaDi famiglia mista (il padre, Alessandro Schiffer [1897-1945] è un ebreo ungherese), Davide vede stravolta la sua tranquilla esistenza di ragazzo prima dalla leggi razziali del 1938 e quindi nel 1944 dall'improvviso arresto e uccisione del padre ad Auschwitz. Decide quindi di unirsi giovanissimo insieme al fratello Ede ai partigiani della IIa brigata Giustizia e Libertà che operano in Val Maira e nelle Langhe, con i quali rimane fino alla fine della guerra.[1] Completati a Cuneo gli studi liceali interrotti per la guerra,[2] si laureò in medicina e chirurgia all'Università di Torino, specializzandosi poi in clinica delle malattie nervose e mentali. Dopo vari anni trascorsi all'estero come medico e ricercatore (fra cui l'Institut für Hirnforschung di Neustadt in Germania, il Karolinska Institut di Stoccolma, il Bunge Institut di Anversa e vari centri di ricerca statunitensi), al rientro in Italia divenne docente di neurologia all'Università di Torino, di cui fu nominato, dopo il pensionamento, professore emerito. Vicepresidente della International Society of Neuropathology, socio onorario della Società italiana di neurologia, presidente dell'Associazione Italiana di Neuropatologia e di Neuro-oncologia nonché socio di altre istituzioni scientifiche e culturali italiane e straniere (fra cui la New York Academy of Sciences), diede importanti contributi allo studio delle patologie neurologiche, creando a Torino uno specifico laboratorio di neuropatologia e il Dipartimento di Neuro-oncologia. Cittadino onorario di Cuneo, oltre che scienziato di fama internazionale fu testimone e narratore delle tragedie dell'Olocausto, nella costante memoria del padre scomparso. Opere principaliLavori scientifici
Opere sull'Olocausto
Autobiografia
Note
Collegamenti esterni
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