Davide Arianita
Davide Arianita o Arianite, in greco Δαυίδ Ἀρ[ε]ιανίτης? (fl. X-XI secolo) è stato un comandante bizantino di alto grado all'inizio del XI secolo. OrigineL'origine del cognome è incerta e sono state proposte diverse teorie che vanno da varie derivazioni antroponomastiche e toponomastiche della parola indoeuropea arya al nome di una tribù illirica minore, gli Arinistae/Armistae[1]. Il nome “Ar[e]ianiti” è quindi variamente considerato di origine albanese[2] o iraniana[3]. Davide è talvolta considerato il primo membro del clan degli Arianiti, attivo nell'Albania tardo-medievale, ma il collegamento non può essere verificato per mancanza di fonti[1]. BiografiaDavide Arianita appare per la prima volta nel 999/1000, con il titolo di patrikios. In quell'anno fu nominato dall'imperatore bizantino Basilio II doux di Tessalonica (o forse, anche se non è detto esplicitamente, domestikos tōn scholōn d'Occidente) in successione a Niceforo Urano, che fu trasferito al ducato di Antiochia[4]. Nel 1017, Basilio II invase la Bulgaria con un grande esercito. Il suo obiettivo era la città di Kastoria, che controllava la strada tra la Tessaglia e la costa dell'odierna Albania. Inviò parte del suo esercito al comando di Davide Arianita e Costantino Diogene a saccheggiare la Pelagonia. Lo stesso Basilio II riuscì a catturare diversi castelli bulgari minori, ma tutti i tentativi di impadronirsi di Kastoria rimasero inutili[4][5]. In seguito alla morte dello zar Ivan Vladislav nel febbraio del 1018 e al crollo della resistenza bulgara, Basilio II insediò Davide Ariano come stratego autocratore di Skopje e catapano della Bulgaria conquistata, implicando poteri di comando sugli altri comandanti regionali nei Balcani settentrionali (Sirmium con Ras e Dyrrachion)[4][6]. Note
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