In giovane età si trasferì a Roma dove rimase per il resto della sua breve vita.[2] Lavorò con Dirck van Baburen a Roma per la decorazione della cappella della Pietà nella Chiesa di San Pietro in Montorio (1617–20).[3] Nel 1619 e nella primavera del 1620 de Haen e van Baburen vissero nella stessa casa nella parrocchia di Sant'Andrea delle Fratte.[4] Fu un seguace del Caravaggio e dipinse scene religiose e storiche[5].
Morì a Roma a Palazzo Giustiniani l'8 agosto 1622[1].