È la forma femminile di Dario, derivante dal persianoDārayavahush; è composto dagli elementi dâraya ("possedere", "tenere") e vahu ("bene"), col possibile significato complessivo di "che possiede il bene", "che mantiene il bene"[1][2][3].
In Italia, negli anni settanta godeva di buona diffusione su tutto il territorio nazionale, con circa novemila occorrenze; le rare forme diminutive erano proprie del Nord[2]. Il nome è particolarmente usato nei paesi slavi, dove si è in parte confuso con Dorotea[5]; in Slovenia e Croazia è usato anche il diminutivo Darinka, che in parte rappresenta anche un derivato dal termine slavodar ("dono")[4]. È attestato, a partire dal Settecento, anche nei paesi anglofoni[5], dove però non è mai diventato molto comune[3].
Onomastico
L'onomastico si può festeggiare in memoria di più sante, alle date seguenti: