Dagoberto II
Dagoberto II (652 circa – Stenay, 23 dicembre 679) è stato un re franco della dinastia dei merovingi, re di Austrasia dal 676 al 679. È anche venerato come santo e martire dalla Chiesa cattolica e viene festeggiato il 23 dicembre. OriginiEra l'unico figlio maschio del re dei Franchi Sali di Austrasia della dinastia merovingia, Sigeberto III e della moglie, Inechilde. La sorella, Bilichilde, fu regina di tutti i Franchi, per aver sposato il re merovingio, Childerico II. BiografiaQuando Dagoberto nacque, suo padre aveva, da pochi anni, adottato Childeberto, figlio di Grimoaldo suo maggiordomo di palazzo dal 643[1]. Sigeberto III morì pochi anni dopo, nel 656, nominando suo unico erede Dagoberto: ma, approfittando della sua giovane età, Grimoaldo lo fece rapire, tonsurare (gli ordini minori rendevano quanti li ricevessero inabili a regnare) e lo inviò in un monastero scozzese[2] o irlandese[3] (forse a Slane), accompagnato dal vescovo di Poitiers, Didone. Così il maggiordomo, il figlio di Pipino di Landen, Grimoaldo, riuscì così a far riconoscere il figlio Childeberto, detto l'Adottato, re di Austrasia[2]. L'esilioSecondo una tradizione, durante il suo esilio ventennale, Dagoberto avrebbe soggiornato anche presso la corte di Northumbria, a York: qui avrebbe anche sposato la figlia del re, Margherita, dalla quale sarebbero nate le sante Erminia e Adele, badesse rispettivamente dei monasteri di Oëren e di Pfalzel, entrambi presso Treviri (ma probabilmente la notizia fu fabbricata dai cronisti dei monasteri per dare prestigio alle due fondazioni). Situazione in AustrasiaLa nobiltà d'Austrasia si ribellò a Grimoaldo lo combatté e lo catturò[2], quindi Grimoaldo fu consegnato al sovrano di Neustria, Clodoveo II,[2] che lo mise in carcere a Parigi e, per aver perseguitato il suo sovrano, fu condannato a morte e fatto morire sotto tortura[2]. Dagoberto II re di AustrasiaUn'insurrezione dei nobili di Austrasia, con a capo il maggiordomo di Austrasia, Wulfoaldo, impedì a Teodorico III di installarsi anche sul trono di Austrasia, sul quale Wulfoaldo con la vedova di Sigeberto III, Inechilde, si adoperarono per portarci Dagoberto II, tornato dal suo esilio accompagnato da san Vilfrido. Nello stesso tempo, Ebroino, che nel 673 era stato chiuso in monastero, in Burgundia, evase dal monastero ed insieme a molti compagni d'arme, rientrò in Neustria, dove rimise sul trono Teodorico III e si riprese la carica di maggiordomo di Neustria[5][6][7], cercando di imporre Teodorico III anche in Austrasia[4]. Rientrato in Austrasia, Dagoberto divenne, nel 676, re dei Franchi di Austrasia. Scopo del suo governo fu il consolidamento della monarchia: si scontrò spesso col maggiordomo di Neustria, Ebroino, sempre intenzionato a riunire i regni Franchi sotto Teodorico III, che nel 677, attaccarono invano l'Austrasia[8]. E fu probabilmente lo stesso Ebroino ad organizzare la partita di caccia in cui, nel 679, Dagoberto perse la vita a seguito di un colpo di spada all'inguine da parte di alcuni congiurati[9]. Dagoberto fu inumato a Stenay, nella basilica di Saint-Rémi. Carlo il Calvo fece erigere una basilica nella foresta di Woëvre, presso Stenay, in Lorena, luogo della sua uccisione. Privo di eredi diretti, la corona di Austrasia andò a Teodorico III. DiscendenzaDi Dagoberto non si conosce alcuna discendenza diretta, ma alcuni cronisti gli attribuirono un figlio (infatti, nell'Ex historia episcoporum autissiodorensium è scritto che alcune fonti lo davano padre del futuro re Clotario IV[10], mentre negli Annales Francorum Ludovici Dufour è scritto che Clotario IV verosimilmente poteva discendere dai re di Austrasia, Sigeberto e Dagoberto II[11]):
Una leggenda postuma lo vuole padre anche di un altro presunto re Merovingio:
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
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