Cronaca Illustrata di Ivan il Terribile
La Cronaca Illustrata di Ivan il Terribile (in russo Лицевой летописный свод?) è una cronaca realizzata tra il 1568 e il 1576 in Russia e oggi conservata in tre diverse sedi a Mosca. Essa rappresenta la maggiore raccolta di informazioni storiche relative all'epoca medievale russa e copre il periodo che va dalla creazione del mondo al 1567.[1] È informalmente conosciuto come il Libro dello Zar (Царь-книга, Zar Kniga), in analogia con la Campana dello Zar e lo Zar-puška.[2] Il manoscritto fu commissionato da Ivan il Terribile allo scopo di destinarlo volontariamente alla sua biblioteca reale.[1] Il significato letterale del titolo russo è «cronaca con un volto», alludendo alle numerose miniature dipinte a mano. La raccolta è composta da 10 volumi, contenenti circa diecimila fogli di carta cotone. L'opera conta oltre 16.000 miniature. ContenutoI volumi sono raggruppati in ordine cronologico e trattano quattro archi storici principali, ovvero la storia biblica, la storia romana, la storia di Bisanzio e la storia della Russia. I titoli e i contenuti dei dieci volumi sono:
StoriaSi ritiene che la serie di manoscritti sia stata realizzata tra il 1568 e il 1576, anche se il lavoro sembra essere stato avviato negli anni 1540.[3] Fu commissionata da Ivan IV di Russia, detto il Terribile, e destinata alla biblioteca reale allo scopo di utilizzarle per istruire i suoi figli.[4] Il confidente dello zar Aleksej Adašev fu coinvolto nella creazione dell'opera.[3] Nel 1575 vennero apportate delle correzioni riguardanti il regno di Ivan IV e, in origine, l'opera non era rilegata. La cronaca fu conservata a lungo nella biblioteca dello zar, finché nel 1683 fu consegnata al Palazzo Magistrale e poco dopo divisa e distribuita. Ad esempio, il Cronografo dei Volti risultava presente nell'inventario della biblioteca del Cortile della stampa (1727, 1775). Nel 1786 questo volume compare nell'inventario della Biblioteca Tipografica come destinato alla trasmissione alla Biblioteca Sinodale. All'inizio del XIX secolo, il volume apparteneva al nobile greco e poi naturalizzato russo Zoya Zosima, grande mercante e benefattore pubblico. La cronaca è oggi custodita in tre diverse località a Mosca, ovvero la Biblioteca di Stato, il Museo statale di storia e la Biblioteca dell'Accademia delle Scienze.
Influenza e significato culturaleLo studioso di cronache Boris Kloss ha definito l'opera come «il principale lavoro cronografico della Russia medievale».[5] Le miniature della Cronaca sono oggi apprezzate e studiate sia per il loro valore storico sia per quello artistico. Note
Altri progetti
|
Portal di Ensiklopedia Dunia