C. cultrata è una pianta perenne composta da steli eretti o ascendenti, lunghi fino ad 80 centimetri, per 3 millimetri in diametro, e molto ramificati. Sono in genere di colore verde, ma con l'età spesso assumono un aspetto legnoso.
Le foglie carnose, lunghe fino a 10 cm e larghe 3,5 cm, sono di forma da oblanceolata a cultrata, con estremità da ottuse ad arrotondate, e presentano delle superfici da piatte a leggermente convesse e glabre. Hanno dei margini acuti e sono di colore da verde a verde-giallastro, con margini rossastri tendenti al marrone.
Le infiorescenze a tirso, che si sviluppano in estate, hanno una forma a spiga e sono sorrette da un peduncolo lungo fino 45 cm.
I fiori carnosi sono composti da sepali dalla forma oblungo-triangolare, lunghi 2-3 millimetri, ricoperti da ciglia marginali e da una fitta peluria, di colore verde. La corolla, di forma tubolare, è formata da petali fusi tra loro alla base per 0,6-0,8 mm, panduriformi e lunghi 3,5-4,5 mm, che presentano un'appendice dorsale in posizione terminale. Gli stami portano delle antere di colore di nero[1][6][7][8][9][10].
In genere le Crassula richiedono un terreno povero di componente organica e ricco di minerali, ben drenante in modo da evitare i ristagni idrici che potrebbero uccidere la pianta. Annaffiare solo a terreno ben secco.
È una pianta originaria di aree incluse nelle USDA Hardiness Zones da 9b ad 11b, pertanto non dovrebbe essere esposta a temperature inferiori a 10 °C e comunque mai al di sotto dei -3,9 °C. Preferisce difatti una posizione soleggiata[10][12].
^(EN) Crassula cultrata L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 gennaio 2021.
^(EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 128, ISBN0-521-86645-6.
^(EN) Harold T. Clifford e Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, 4ª ed., Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 83, ISBN3-540-38432-4.
(EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 128, ISBN0-521-86645-6.
(EN) Harold T. Clifford e Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, 4ª ed., Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 83, ISBN3-540-38432-4.