Regnò in un periodo per il quale gli annali irlandesi danno poche informazioni sugli eventi della Scozia[3]. In questo periodo si trovò senza dubbio a fronteggiare le molto frequenti incursioni dei Vichinghi[4]. Nel 789 viene ricordata una battaglia in Pittavia tra Caustantín e Conall mac Taidg, in cui fu il primo a vincere. Conall fu poi ucciso nel Kintyre nell'807. Non si sa se Caustantín fu re prima di aver sconfitto Conall, anche perché le liste dei sovrani danno una durata per il suo regno che varia dai 35 ai 45 anni[5]. Secondo le fonti morì nell'820. Recenti analisi hanno dimostrato che nella Dupplin Cross viene nominato Custantin filius Fircus[sa]. Fu patrono di molti monasteri anche nella Northumbria.
A lui successe il fratello Óengus. Suo figlio Drest salirà in seguito sul trono. Un altro suo figlio, Domnall, sarebbe stato invece re di Dál Riata dall'811 circa all'835.
Note
^Bannerman, pagg. 83–85; vedi anche Broun, Pictish Kings, pag. 78 per altre proposte.
Dauvit Broun, Dunkeld and the origins of Scottish Identity in Dauvit Broun e Thomas Owen Clancy (ed), op. cit.; Pictish Kings 761–839: Integration with Dál Riata or Separate Development in Sally M. Foster (ed.) The St Andrews Sarcophagus: A Pictish masterpiece and its international connections, Four Courts, Dublino, 1998. ISBN 1-85182-414-6
Thomas Owen Clancy, Caustantín son of Fergus (Uurgust) in M. Lynch (ed.) The Oxford Companion to Scottish History, Oxford e New York: Oxford UP, 2002. ISBN 0-19-211696-7
Katherine Forsyth, Evidence of a lost Pictish source in the Historia Regum Anglorum of Simeone di Durham, in Simon Taylor (ed.) Kings, clerics and chronicles in Scotland, 500-1297: essays in honour of Marjorie Ogilvie Anderson on the occasion of her ninetieth birthday, Dublino: Four Courts Press, 2000. ISBN 1-85182-516-9