Convenzione di BarcellonaLa Convenzione per la protezione del Mar Mediterraneo dai rischi dell'inquinamento, o Convenzione di Barcellona è lo strumento giuridico e operativo del Piano d'Azione delle Nazioni Unite per il Mediterraneo (MAP). La Convenzione è stata firmata a Barcellona il 16 febbraio 1976 da 16 governi ed è entrata in vigore nel 1978. L'Italia l'ha ratificata il 3 febbraio 1979 con legge 25.1.1979, n. 30. La Convenzione ha una Unità di Coordinamento (denominata MEDU) che ha sede ad Atene ed opera come Segretariato. Svolge inoltre funzioni di coordinamento con i 6 Centri Regionali d'Attività (RAC), organizza le principali riunioni e gestisce i fondi per il Piano d'Azione del Mediterraneo. Ad Atene ha sede anche l'ufficio della Convenzione denominato MED POL (Mediterranean Pollution) che non è ufficialmente né un RAC né un ufficio del Segretariato, comunque è responsabile della parte più importante di tutta la Convenzione occupandosi dei protocolli LBS, Hazardous Wastes e Dumping (vedi tabella sotto). Obblighi delle Parti ContraentiI principali obblighi delle Parti contraenti si riferiscono ad azioni precauzionali per prevenire, combattere ed eliminare l'inquinamento dell'area del Mar Mediterraneo e per proteggere e valorizzare l'ambiente marino dell'area. La Convenzione inoltre invita le Parti a lavorare in maniera congiunta e promuove attività per lo sviluppo sostenibile delle comunità del Mediterraneo. Le Parti sono richieste di attuare le indicazioni del Piano d'Azione del Mediterraneo, adottare misure per prevenire il degrado ambientale, in special modo in vista di minacce concrete o irreversibili. La Convenzione, inoltre, promuove attivamente:
Le Parti Contraenti sono inoltre responsabili a rendere operante la Convenzione ed i relativi Protocolli utilizzando le migliori tecniche disponibili e le migliori pratiche ambientali e promuovendo l'applicazione, l'accesso ed il trasferimento di tecnologie ecologicamente compatibili, incluse le tecnologie pulite, tenendo in considerazione le condizioni sociali, economiche e tecnologiche. I ProtocolliLa Convenzione è attuata principalmente attraverso una serie di protocolli tecnici, presentati nella tabella sottostante.
Le Parti ContraentiAd oggi i Paesi che hanno ratificato la Convenzione sono 23, ossia Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Cipro, Commissione europea, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Libia, Malta, Monaco, Marocco, Serbia & Montenegro, Slovenia, Spagna, Siria, Tunisia e Turchia. Diverso e molto più frammentato, è lo stato delle ratifiche dei diversi protocolli. I RAC: Centri Regionali di AttivitàLa Convenzione di Barcellona si avvale della collaborazione di alcuni centri che, pur essendo dei centri nazionali creati e parzialmente finanziati dal paese ospitante, ricoprono un ruolo di supporto alla Convenzione per alcune tematiche specifiche. Questi centri si chiamano Centri Regionali di Attività o RAC (dall'inglese Regional Activity Centre), alcuni sono responsabili di un Protocollo della Convenzione, altri portano avanti attività in linea con gli obiettivi della Convenzione, altri offrono i loro servizi ai Paesi o ai centri stessi della Convenzione.
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