Conferenza di ZimmerwaldLa Conferenza di Zimmerwald, o Prima conferenza internazionale socialista, fu una conferenza internazionale dei partiti socialisti, che si tenne dal 5 all'8 settembre 1915 in Svizzera, nel comune di Zimmerwald del Canton Berna, per iniziativa della rivoluzionaria ed oratrice poliglotta russa[1] Angelica Balabanoff e del socialista svizzero Robert Grimm[2]. A Zimmerwald si cercò di trovare una posizione comune riguardo alla prima guerra mondiale e passò come risoluzione un documento di Trockij per una pace senza annessioni. Non vi furono conseguenze organizzative rilevanti, ma l'ala bolscevica poté farsi conoscere e riconoscere a livello internazionale. Alla conferenza erano presenti anche gli esponenti della sinistra del Partito Socialista Italiano Costantino Lazzari e Giacinto Menotti Serrati, che si stavano sempre più avvicinando alle posizioni di Lenin. Le posizioni del rivoluzionario russo Trockij si diffusero poi ampiamente nell'ala massimalista del PSI. I massimalisti, giunti alla direzione del partito nel XIII Congresso di Reggio Emilia del 1912 impreparati e sospinti dalla radicalizzazione sociale avvenuta nei prodromi della guerra di Libia, senza aver chiarito i propri nodi programmatici né aver formulato un programma transitorio, al contrario di quanto era riuscito a fare Lenin nella propria azione politica, non furono capaci di guidare le masse popolari in una presa di potere ma si limitarono, invece, ad una opposizione prevalentemente propagandistica[3]. La parola d'ordine di Lenin, "trasformare la guerra imperialista in guerra civile", ripresa da quanto aveva detto Karl Liebknecht al Reichstag tedesco il 4 agosto 1914, dopo che il gruppo socialista aveva votato i crediti di guerra, fu presentata come mozione alla Conferenza ma non fu approvata: i voti favorevoli furono 8, i contrari 20. Prevalse, invece, la mozione di orientamento pacifista dei centristi, sinteticamente espressa nel motto "né aderire né sabotare". Karl Liebknecht, animatore con Rosa Luxemburg del movimento degli spartachisti, si era adeguato per disciplina di partito sperando di poter continuare ad esprimere le proprie posizioni e portarle alla vittoria, ma il 3 dicembre 1914, votò, da solo, contro i crediti di guerra e nel maggio del 1915 redasse il volantino per le truppe "Il nemico principale si trova nel proprio Paese", che diverrà poi la parola d'ordine di Lenin: "il nemico è in casa nostra". Tale parola d'ordine verrà utilizzata dai gruppi della sinistra comunista contro i partiti della sinistra parlamentare, considerati socialimperialisti. Dall'enunciazione teorica delle tesi bolsceviche presentate a Zimmerwald si passò poi, nella successiva Conferenza di Kienthal, nell'aprile 1916, al tentativo di mobilitazione pratica. Il dettato di Lenin "trasformare la guerra imperialista in guerra di classe" ebbe a Kienthal una tale adesione che, i socialisti italiani, con Giuseppe Emanuele Modigliani, presero le distanze dalle risoluzioni della conferenza, mentre le condivisero Giacinto Menotti Serrati ed Angelica Balabanoff. Lista dei delegatiDai Paesi neutrali:
Dagli Alleati:
Dall'Impero Russo:
Dalla Germania:
Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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