Concerto per doppia orchestra d'archi (Tippett)
Il Concerto per doppia orchestra d'archi di Michael Tippett (1938-1939) è una delle sue opere più popolari e più frequentemente eseguita. Come nell'oratorio A Child of Our Time del 1941 e nella Sinfonia n. 3 del 1973, le preoccupazioni umanitarie di Tippett sono chiaramente evidenziate nel suo uso di melodie che derivano e si riferiscono a fonti musicali folk e popolari. Tippett completò la partitura il 6 giugno 1939 e fu presentata per la prima volta il 21 aprile 1940.[1] OrigineCome altre opere della prima maturità del compositore, come la prima sonata per pianoforte e il primo quartetto d'archi, il concerto è caratterizzato da energia ritmica e un appello melodico diretto. Rappresentando sia un punto di incontro per molte delle sue prime influenze sia una liberazione per le esperienze catalitiche che avevano definito il decennio dopo aver lasciato Londra e il Royal College of Music, il Concerto è stato un esperimento di molteplicità, dove la diversità del materiale tematico (inventato e importato) è stato sintetizzato attraverso l'unità timbrica dell'ensemble, due ensemble in realtà, un'ulteriore manifestazione dell'opposizione e delle divisioni che contribuiscono alla multi-dimensionalità dell'opera.[2] Si può mostrare l'influenza di Bartok e Stravinsky, così come quella della Scuola Madrigale Inglese del XVII secolo. Da questi, e dalla canzone popolare, Tippett trae la sua caratteristica e personale tecnica del "ritmo additivo". Questo è stato descritto come "una specie di ritmo il cui effetto è determinato da un accumulo di accenti irregolari e imprevedibili nella musica".[3] Il compositore David Matthews descrive l'effetto così: "È la libertà ritmica della musica, la sua gioiosa liberazione dalle nozioni ortodosse di stress e lunghezza della frase, che contribuisce così tanto alla sua vitalità".[4] Dividendo l'orchestra in due sezioni uguali e identiche Tippett è in grado di suonare mettendole l'una contro l'altra, usando sincope e imitazione per aggiungere ulteriore vitalità ritmica e propulsione della musica. Questo effetto antifonario è simile a quello trovato nella musica corale rinascimentale e del primo barocco di compositori come Monteverdi e Gabrieli. La tonalità
Struttura dell'unico movimentoCi sono varie strutture utilizzate in tutto il pezzo. Le battute 1-8 sono un contrappunto in due parti; c'è anche l'imitazione invertita nelle battute 8-10. Le battute 21-30 sono un'omofonia dominata dalla melodia. C'è un accompagnamento di arpeggio dalla battuta 30 in poi.
Movimento 1 - Allegro con brio Mentre il movimento inizialmente suona come una forma di ritornello, in realtà è in forma di sonata.
Melodia
Armonia
Ritmo
Note
Collegamenti esterni
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