Collegio elettorale di Caltanissetta (Regno d'Italia)

Caltanissetta
collegio elettorale
StatoItalia (bandiera) Italia
CapoluogoCaltanissetta
Elezioni perCamera dei deputati
ElettiDeputati
Periodo 1861-1882
Tipologiauninominale
Periodo 1882-1891
Tipologiaplurinominale
Numero eletti4
Periodo 1891-1919
Tipologiauninominale
Periodo 1919-1921
Tipologiadi lista
Numero eletti5
Creato daCaltanissetta, Serradifalco, Castrogiovanni, Piazza Armerina, Terranova di Sicilia
Sostituito daGirgenti

Il collegio elettorale di Caltanissetta è stato un collegio elettorale uninominale e di lista del Regno d'Italia per l'elezione della Camera dei deputati.

Storia

Il collegio uninominale venne istituito, insieme ad altri 442, tramite regio decreto 17 dicembre 1860, n. 4513.[1]

Successivamente divenne collegio plurinominale tramite regio decreto 24 settembre 1882, n. 999,[2] in seguito alla riforma che stabilì complessivamente 135 collegi elettorali.

Tornò poi ad essere un collegio uninominale tramite regio decreto 14 giugno 1891, n. 280,[3] in seguito alla riforma che stabilì complessivamente 508 collegi elettorali.

In seguito divenne un collegio con scrutinio di lista con sistema proporzionale tramite regio decreto 10 settembre 1919, n. 1576,[4] in seguito alla riforma che definì 54 collegi elettorali.

Fu soppresso nel 1921 in seguito alla riforma che definì 40 collegi elettorali.

Legislature VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX XX XXI XXII XXIII XXIV XXV XXVI XXVII XXVIII XXIX XXX
Elezioni 1861 1865 1867 1870 1874 1876 1880 1882 1886 1890 1892 1895 1897 1900 1904 1909 1913 1919 1921 1924 1929 1934 1939
Deputati
nel collegio
1 1 1 1 1 1 1 4 4 4 1 1 1 1 1 1 1 5
Totale eletti 443 493 508 508 508 508 535 535 400
Numero collegi 443 493 508 135 508 54 40 15 1

Territorio

Nel 1919 Caltanissetta divenne capoluogo del collegio comprendente l'intera provincia; nel 1921 la provincia fu inglobata nel collegio di Girgenti.

Dati elettorali

Nel collegio si svolsero elezioni per diciotto legislature.

VIII legislatura

Le votazioni si svolsero in 443 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale del 17 dicembre 1860, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 92) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
27 gennaio 1861
Voti%
Filippo Cordova42669,04
Vincenzo Di Figlia10517,02
Benedetto Castiglia8613,94
Iscritti940100,00
↳ Votanti (% su iscritti)62866,81
 ↳ Voti validi (% su votanti)61798,25
 ↳ Voti non validi (% su votanti)111,75
↳ Astenuti (% su iscritti)31233,19

Il deputato Cordova cessò perché fu nominato segretario generale del Ministero delle finanze il 1° aprile 1961. Fu indetta un'elezione suppletiva per il 21 aprile 1861[5].

Elezione suppletiva
PartitoCandidatoPrimo turno
21 aprile 1861
Ballottaggio
19 maggio 1861
Voti%Voti%
Vincenzo Pugliese Giannone27356,2937656,12
Benedetto Castiglia21243,7129443,88
Iscritti939100,00939100,00
↳ Votanti (% su iscritti)49853,0467972,31
 ↳ Voti validi (% su votanti)48597,3967098,67
 ↳ Voti non validi (% su votanti)132,6191,33
↳ Astenuti (% su iscritti)44146,9626027,69


L'assemblea dei Presidenti, riunitasi il 27 aprile, deliberò il ballottaggio fra Pugliese e Castiglia. Ma il ballottaggio era stato già indetto nel decreto di convocazione per il 28 aprile 1861, né avendo il tempo sufficiente per avvertire di ciò gli elettori del collegio, l'assemblea deliberò di chiedere al Governo, a mezzo del Governatore della provincia, la determinazione di un nuovo giorno per il ballottaggio. Con Regio Decreto 5 maggio 1861 il collegio fu convocato per la seconda votazione il 19 maggio 1861.[5]

IX legislatura

Le votazioni si svolsero in 493 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Elezioni generali
PartitoCandidatoPrimo turno
22 ottobre 1865
Ballottaggio
29 ottobre 1865
Voti%Voti%
Filippo Cordova36659,0347164,97
Luigi La Porta25440,9725435,03
Iscritti1 170100,001 170100,00
↳ Votanti (% su iscritti)68858,8073562,82
 ↳ Voti validi (% su votanti)62090,1272598,64
 ↳ Voti non validi (% su votanti)689,88101,36
↳ Astenuti (% su iscritti)48241,2043537,18

Il deputato Cordova in seguito a sorteggio rimase rappresentante del collegio di Caltagirone il 23 dicembre 1865. Fu indetta un'elezione suppletiva per il 21 gennaio 1866[5]

Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
21 gennaio 1866
Voti%
Luigi Ranco46288,34
Michelangelo Bottari6111,66
Iscritti1 170100,00
↳ Votanti (% su iscritti)63754,44
 ↳ Voti validi (% su votanti)52382,10
 ↳ Voti non validi (% su votanti)11417,90
↳ Astenuti (% su iscritti)53345,56

Fu approvata l'elezione il 27 febbraio 1866 e dichiarato vacante il collegio per essere l'eletto già deputato di Francavilla di Sicilia. Fu indetta un'elezione suppletiva per il 25 marzo 1866[5].

Elezione suppletiva
PartitoCandidatoPrimo turno
25 marzo 1866
Ballottaggio
1 aprile 1866
Voti%Voti%
Vincenzo Di Figlia35161,5843964,37
Francesco Falsone21938,4224335,63
Iscritti1 172100,001 172100,00
↳ Votanti (% su iscritti)60451,5468458,36
 ↳ Voti validi (% su votanti)57094,3768299,71
 ↳ Voti non validi (% su votanti)345,6320,29
↳ Astenuti (% su iscritti)56848,4648841,64

X legislatura

Le votazioni si svolsero in 493 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Elezioni generali
PartitoCandidatoPrimo turno
10 marzo 1867
Ballottaggio
17 marzo 1867
Voti%Voti%
Filippo Cordova35159,1944983,46
Francesco Falsone24240,818916,54
Iscritti1 219100,001 219100,00
↳ Votanti (% su iscritti)61450,3755045,12
 ↳ Voti validi (% su votanti)59396,5853897,82
 ↳ Voti non validi (% su votanti)213,42122,18
↳ Astenuti (% su iscritti)60549,6366954,88

Il deputato Cordova optò per il collegio di Caltagirone il 10 aprile 1867. Fu indetta un'elezione suppletiva per il 9 giugno 1867[5].

Elezione suppletiva
PartitoCandidatoPrimo turno
9 giugno 1867
Ballottaggio
16 giugno 1867
Voti%Voti%
Francesco Domenico Guerrazzi21765,1729378,76
Giuseppe Arcurio6018,027921,24
Vincenzo Pugliese Giannone5616,82
Iscritti1 186100,001 186100,00
↳ Votanti (% su iscritti)34829,3437431,53
 ↳ Voti validi (% su votanti)33395,6937299,47
 ↳ Voti non validi (% su votanti)154,3120,53
↳ Astenuti (% su iscritti)83870,6681268,47

XI legislatura

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Elezioni generali
PartitoCandidatoPrimo turno
20 novembre 1870
Ballottaggio
27 novembre 1870
Voti%Voti%
Vincenzo Pugliese Giannone15827,2434053,71
Francesco Falsone19233,1029346,29
Andrea Galassi11620,00
Agostino Tumminelli Conti11419,66
Iscritti943100,00943100,00
↳ Votanti (% su iscritti)60464,0564167,97
 ↳ Voti validi (% su votanti)58096,0363398,75
 ↳ Voti non validi (% su votanti)243,9781,25
↳ Astenuti (% su iscritti)33935,9530232,03

XII legislatura

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
8 novembre 1874
Voti%
Vincenzo Pugliese Giannone50978,79
Agostino Tumminelli Conti13721,21
Iscritti1 297100,00
↳ Votanti (% su iscritti)97575,17
 ↳ Voti validi (% su votanti)64666,26
 ↳ Voti non validi (% su votanti)32933,74
↳ Astenuti (% su iscritti)32224,83

XIII legislatura

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
5 novembre 1876
Voti%
Agostino Tumminelli Conti65671,93
Vincenzo Pugliese Giannone25628,07
Iscritti1 320100,00
↳ Votanti (% su iscritti)93270,61
 ↳ Voti validi (% su votanti)91297,85
 ↳ Voti non validi (% su votanti)202,15
↳ Astenuti (% su iscritti)38829,39

XIV legislatura

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
16 maggio1880
Voti%
Agostino Tumminelli Conti52958,91
Vincenzo Pugliese Giannone36941,09
Iscritti1 474100,00
↳ Votanti (% su iscritti)91762,21
 ↳ Voti validi (% su votanti)89897,93
 ↳ Voti non validi (% su votanti)192,07
↳ Astenuti (% su iscritti)55737,79

XV legislatura

Le votazioni si svolsero in 135 collegi plurinominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale politica del 24 settembre 1882, erano eletti al primo turno i candidati che «hanno ottenuto il maggior numero di voti, purché questo numero oltrepassi l'ottavo del numero degli elettori iscritti» (art. 74) secondo il numero di deputati previsto per il collegio; se il numero di eletti era inferiore al numero di deputati, il ballottaggio era tra i non eletti (in numero doppio rispetto ai deputati ancora da eleggere) che avevano il maggior numero di voti (art. 75) ed era eletto chi otteneva il maggior numero di voti nella seconda votazione (art. 77) oppure, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 78).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
29 ottobre 1882
Voti%
Antonino Di Pisa4 18041,69
Vincenzo Pugliese Giannone3 68336,73
Vincenzo Riolo3 35733,48
Gabriele Bordonaro Chiaromonte3 19931,90
Vincenzo D'Anna3 15631,48
Agostino Tumminelli Conti3 12531,17
Giuseppe Scarlata3 08830,80
Napoleone Colajanni2 26822,62
Pietro Notarbartolo2 01620,11
Benedetto La Vaccara1 40814,04
Domenico Minolfi Scovazzo1 28612,83
Giuseppe Insonga1 04010,37
Vincenzo Solito Meli8258,23
Ruggero Trigona6656,63
Antonino Margani Ortisi3583,57
Giovanni Pilato1071,07
Iscritti13 185100,00
↳ Votanti (% su iscritti)10 02776,05
↳ Astenuti (% su iscritti)3 15823,95

XVI legislatura

Le votazioni si svolsero in 135 collegi plurinominali a doppio turno con la normativa del 1882 (al primo turno un numero di voti maggiore di un ottavo degli iscritti al voto).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
23 maggio 1886
Voti%
Vincenzo D'Anna6 95356,51
Antonino Di Pisa6 55853,30
Giovanni Battista Morana6 22850,61
Vincenzo Pugliese Giannone6 20650,43
Napoleone Colajanni5 02440,83
Giuseppe Scarlata5 00940,71
Vincenzo Riolo4 67137,96
Domenico Minolfi Scovazzo4 46136,25
Iscritti16 464100,00
↳ Votanti (% su iscritti)12 30574,74
↳ Astenuti (% su iscritti)4 15925,26

Il deputato D'Anna il 12 marzo 1887 venne sorteggiato per l'eccedenza di numero dei categoria dei deputati impiegati e fu indetta un'elezione suppletiva per il 3 aprile 1887[5].

Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
3 aprile 1887
Voti%
Vincenzo D'Anna7 26866,40
Giuseppe Scarlata3 67833,60
Iscritti17 041100,00
↳ Votanti (% su iscritti)11 52867,65
 ↳ Voti validi (% su votanti)10 94694,95
 ↳ Voti non validi (% su votanti)5825,05
↳ Astenuti (% su iscritti)5 51332,35

Il deputato D'Anna fu sorteggiato il 6 giugno 1887per i precedenti motivi (eccedenza di numero della categoria dei deputati impiegati) e fu indetta un'elezione suppletiva per il 3 luglio 1887.[5]

Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
3 luglio 1887
Voti%
Giuseppe Giudici6 64265,63
Vincenzo Riolo3 47834,37
Iscritti17 670100,00
↳ Votanti (% su iscritti)10 30758,33
 ↳ Voti validi (% su votanti)10 12098,19
 ↳ Voti non validi (% su votanti)1871,81
↳ Astenuti (% su iscritti)7 36341,67

Il deputato Morana dette le dimissioni il 13 dicembre 1889 e fu indetta un'elezione suppletiva per il 12 gennaio 1890[5].

Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
12 gennaio 1890
Voti%
Domenico Minolfi Scovazzo6 13449,15
Ignazio Testasecca6 34750,85
Iscritti17 506100,00
↳ Votanti (% su iscritti)13 05174,55
 ↳ Voti validi (% su votanti)12 48195,63
 ↳ Voti non validi (% su votanti)5704,37
↳ Astenuti (% su iscritti)4 45525,45

La Camera annullò la proclamazione del deputato Testasecca e proclamò e convalidò in sua vece Minolfi Scovazzo il 25 aprile 1890 dopo che la Giunta delle elezioni ebbe a rettificare il computo dei voti attribuendone 6450 a Minolfi Scovazzo e 6115 a Testasecca.[5]

Il 13 febbraio 1890 morì il deputato Giudici e fu indetta un'ulteriore elezione suppletiva per il 16 marzo 1890.[5]

Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
16 marzo 1890
Voti%
Vincenzo Riolo6 52853,89
Giuseppe Scarlata5 58546,11
Iscritti17 794100,00
↳ Votanti (% su iscritti)12 62770,96
 ↳ Voti validi (% su votanti)12 11395,93
 ↳ Voti non validi (% su votanti)5144,07
↳ Astenuti (% su iscritti)5 16729,04

XVII legislatura

Le votazioni si svolsero in 135 collegi plurinominali a doppio turno con la normativa del 1882 (al primo turno un numero di voti maggiore di un ottavo degli iscritti al voto).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
23 novembre 1890
Voti%
Ignazio Testasecca8 69260,64
Domenico Minolfi Scovazzo8 41658,72
Napoleone Colajanni7 46952,11
Vincenzo Riolo6 41744,77
Antonino Di Pisa5 61839,20
Gaetano Cannada Bartoli4 10528,64
Arcangelo Baglio3 03121,15
Iscritti20 724100,00
↳ Votanti (% su iscritti)14 33369,16
↳ Astenuti (% su iscritti)6 39130,84

XVIII legislatura

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale politica del 28 giugno 1892, era eletto al primo turno il candidato che «ha ottenuto un numero di voti maggiore del sesto del numero totale degli elettori iscritti nella lista del collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti» escludendo le schede nulle (art. 74). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti (art. 75) era eletto chi otteneva il maggior numero di voti oppure, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 77).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
6 novembre 1892
Voti%
Ignazio Testasecca2 38765,18
Giuseppe Scarlata1 27534,82
Iscritti5 606100,00
↳ Votanti (% su iscritti)3 85168,69
 ↳ Voti validi (% su votanti)3 66295,09
 ↳ Voti non validi (% su votanti)1894,91
↳ Astenuti (% su iscritti)1 75531,31

Contro l'elezione vennero sollevate molte proteste per irregolarità, corruzioni e ingerenze d'autorità comunali. La Giunta per la verificazione dei poteri non le ritenne fondate e propose la convalidazione dell'elezione, che la Camera approvò il 12 giugno 1893.[5]

XIX legislatura

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
6 maggio 1895
Voti%
Ignazio Testasecca2 03991,11
Nicola Barbato1998,89
Iscritti2 970100,00
↳ Votanti (% su iscritti)2 27076,43
 ↳ Voti validi (% su votanti)2 23898,59
 ↳ Voti non validi (% su votanti)321,41
↳ Astenuti (% su iscritti)70023,57

XX legislatura

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
21 marzo 1897
Voti%
Ignazio Testasecca1 74182,94
Giuseppe Scarlata35817,06
Iscritti2 921100,00
↳ Votanti (% su iscritti)2 16674,15
 ↳ Voti validi (% su votanti)2 09996,91
 ↳ Voti non validi (% su votanti)673,09
↳ Astenuti (% su iscritti)75525,85

XXI legislatura

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

XXII legislatura

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

XXIII legislatura

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

XXIV legislatura

Le votazioni si svolsero negli stessi 508 collegi uninominali già esistenti ma, come previsto dal regio decreto del 26 giugno 1913, era eletto al primo turno il candidato che «ha ottenuto un numero di voti maggiore del decimo del numero totale degli elettori del collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti» escludendo le schede nulle (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti (art. 92) era eletto chi otteneva il maggior numero di voti oppure, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).

XXV legislatura

Le votazioni si svolsero in 54 collegi di lista. Come previsto dal regio decreto del 2 settembre 1919, il numero di eletti per ogni lista era calcolato sulla base dei voti di lista e sul numero di voti dei candidati al di fuori della propria lista; la graduatoria tra i candidati era calcolata sommando i voti di lista e i propri voti di preferenza sia nella lista sia fuori dalla lista (art. 84).

Note

  1. ^ Decreto 17 dicembre 1860, n. 4513, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 1º gennaio 1861. URL consultato il 10 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  2. ^ Decreto 24 settembre 1882, n. 999, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 27 settembre 1882. URL consultato il 10 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  3. ^ Decreto 14 giugno 1891, n. 280, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 18 giugno 1891. URL consultato il 10 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  4. ^ Decreto 10 settembre 1919, n. 1576, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 10 settembre 1919. URL consultato il 10 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  5. ^ a b c d e f g h i j k Storia dei...

Bibliografia

  • Orazio Focardi, Statistica elettorale - elezioni generali del 1874, in Archivio di Statistica, n. 1, 1876, pp. 69-78.
  • Orazio Focardi, I partiti politici alle elezioni generali del 1880, in Archivio di Statistica, n. 5, 1880, pp. 393-449.
  • Orazio Focardi, I partiti politici alle elezioni generali del 1895, in Giornale degli economisti, 1895, pp. 133-180.

Voci correlate