Collegi elettorali del Regno d'ItaliaTabelle riepilogative dei collegi elettorali in uso nel Regno d'Italia per le elezioni svolte tra il 1861 e il 1934. CronologiaDati delle votazioni effettuate tra il 1861 e il 1934 per il Regno d'Italia (legislature VIII-XXX).[1] 1861-1880: collegi uninominaliLe elezioni dal 1861 (VIII legislatura del Regno d'Italia) al 1880 (XIV legislatura del Regno d'Italia) si svolsero con sistema maggioritario con collegio uninominale a doppio turno.[3] 1861Con la riforma della legge elettorale, nel dicembre 1860 fu approvata una nuova tabella dei collegi elettorali, che all'inizio dell'anno successivo portò all'elezione dei deputati del neonato Regno d'Italia.[4] I 443 collegi rimasero in uso anche per le successive elezioni, con aggiunte per i territori annessi successivamente. 1866In virtù del plebiscito del 1866 per l'annessione delle province venete e della provincia di Mantova al Regno d'Italia, vennero creati nuovi collegi elettorali, che si aggiunsero ai precedenti. Questi nuovi collegi vennero subito convocati nel 1866 per le elezioni politiche della IX legislatura del Regno d'Italia. La tabella dei 50 collegi uninominali, aggiunti ai 443 collegi già definiti nel 1861, fu approvata con regio decreto 13 ottobre 1866, n. 3282.[5] 1870Con l'annessione dei territori laziali, nel 1870 vennero stabiliti nuovi collegi elettorali per la provincia di Roma per le elezioni politiche dell'XI legislatura del Regno d'Italia. Inizialmente con regio decreto 15 ottobre 1870, n. 5932 furono attribuiti 14 collegi elettorali alla provincia di Roma.[6] Correggendo però l'errata valutazione della popolazione della città di Roma, con regio decreto 6 novembre 1870, n. 5985, fu approvata una nuova tabella con 15 collegi elettorali.[7] In totale i collegi elettorali del Regno d'Italia, insieme ai collegi già stabiliti nel 1861 e a quelli aggiunti nel 1866, diventarono 508. 1882-1891: collegi plurinominaliLe elezioni dal 1882 (XV legislatura) al 1890 (XVII legislatura) si svolsero con collegio di lista a suffragio allargato.[8] Vennero stabiliti 135 collegi elettorali per l'elezione di 508 deputati. 1891-1913: collegi uninominaliLe elezioni dal 1892 (XVIII legislatura) al 1913 (XXIV legislatura) si svolsero con sistema maggioritario con collegio uninominale con suffragio allargato.[9] La tabella dei 508 collegi uninominali fu approvata con regio decreto 14 giugno 1891, n. 280.[10] In totale il numero di deputati era ancora pari a 508.
1919-1921: collegi plurinominaliLe elezioni del 1919 (XXV legislatura) e del 1921 (XXVI legislatura) si svolsero con collegio di lista con rappresentanza proporzionale a suffragio allargato.[11] Per il 1919 erano stabiliti 54 collegi per 508 deputati; nel 1921 i collegi divennero 40 per un totale di 535 deputati.[12] 1924-1934: collegio unicoDal 1924 (XVII legislatura) al 1934 (XXIX legislatura) si ebbero votazioni in un unico collegio nazionale. Le votazioni del 1924 si svolsero con scrutinio di lista a sistema maggioritario a suffragio allargato.[13] Il collegio unico era suddiviso in 15 circoscrizioni elettorali. Le votazioni del 1929 e del 1934 si svolsero in forma plebiscitaria.[14] Note
Bibliografia
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