Collegio dei padri Scolopi di Santo Spirito

Collegio dei padri Scolopi di Santo Spirito
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneToscana
LocalitàFirenze
Indirizzovia Sant'Agostino 19
Coordinate43°46′02.33″N 11°14′45.48″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso

L'ex collegio dei padri Scolopi di Santo Spirito è stata una scuola, già facente parte del complesso di San Carlo dei Barnabiti, situata in via Sant'Agostino 19 nel centro storico di Firenze, zona Oltrarno.

Storia

In origine, l'edificio fu una casa con un oratorio annesso, appartenente al sacerdote Perini. Nel 1636, la proprietà passò ai Padri Barnabiti, qui accolti dal 1627, che la trasformarono in un convento e ampliarono la chiesa seguendo un progetto dell’architetto Gherardo Silvani. Con la soppressione degli ordini religiosi nel 1783, l’edificio fu destinato a usi secolari fino al 1838, quando fu acquistato dai Padri Scolopi di San Giovannino[1]. Questi ultimi apportarono significative modifiche per aprirvi una scuola, che si aggiungeva ad altre tenute dai religiosi in città, come quella in via dei Martelli o quella in via San Niccolò[2].

I lavori, condotti dall'architetto Leopoldo Pasqui, riguardarono, oltre alla sistemazione degli interni da rendere idonei alle necessità del collegio, solo la facciata di quello che, un tempo convento, era stato stato trasformato dalla famiglia Brichieri in una confortevole residenza peraltro fornita di un giardino interno, essendo il fronte della chiesa (numero civico 23) riconducibile a un intervento settecentesco. Terminati i lavori nel 1843 gli Scolopi mantennero aperta la loro scuola fino al 1878, quindi l'edificio, passato al Comune di Firenze, fu destinato nel 1884 a ospitare la Scuola Tecnica di San Carlo[3].

Al 1891 si data la trasformazione della chiesa in palestra e l'apertura di una passaggio dall'ex convento. Nel 1901 la scuola tecnica fu intitolata a Paolo Dal Pozzo Toscanelli e nel 1911 ad Aurelio Saffi, trasformandosi in seguito in Scuola di Avviamento Professionale. Divenuta in seguito succursale dell'Istituto Magistrale Gino Capponi, nel 1962 fu trasformata in scuola media (dal 1970 intitolata a Ugo Foscolo). Chiusa la scuola, verso il 1985 l'edificio accolse il Consiglio di Circoscrizione 3 quindi, dagli anni 1990, divenne ed è ancora oggi sede di varie associazioni con finalità sociali[3].

Descrizione

Per quanto riguarda la facciata, questa "presenta il piano terreno qualificato da cinque arcate a pieno centro, parzialmente cieche, entro cui si aprono i finestroni con inferriate, la porticina che conduce ai sotterranei (in corrispondenza dell'antica sagrestia) ed il portale architravato sormontato da finestra lucifera di tipo termale romano, munita di rosta. Perimetra gli archi un bugnato piatto di pietra, che si estende fino alla cornice marcapiano. Il primo e secondo piano hanno, rispettivamente, tre finestre con trabeazione dorica ed un grande finestrone, parimenti architravato, a tre luci. Conclude la facciata un cornicione ed un'ampia consueta gronda alla fiorentina"[4]. Sul fronte è una lapide, posta nel 1930 dagli ex alunni, che ricorda l'attività delle Scuole Pie fiorentine dal 1839 al 1878:

NEL TERZO SECOLARE ANNIVERSARIO
DALLA FONDAZIONE DELLE SCVOLE PIE FIORENTINE
POSERO GLI ANTICHI ALVNNI
ANNVENTE IL COMVNE,
PERCHÉ
DELLE BENEMERENZE DEI FIGLI DEL CALASANZIO
CHE DAL MDCCCXXXVIIII AL MDCCCLXXVIII
IMPARTIRONO QVI
AI FIGLI DEL POPOLO
L'ISTRVZIONE DELLA MENTE E L'EDVCAZIONE DEL CVORE
DVRASSE NEI POSTERI LA MEMORIA
 · M · D · CCCC · XXX ·

Via Sant'Agostino 19, Collegio dei padri Scolopi, lapide scuole pie fiorentine 1930

Note

  1. ^ Giampaolo Trotta, volume sulla chiesa di San Carlo dei Barnabiti (1995).
  2. ^ Federico Fantozzi (1842).
  3. ^ a b Paolini, schede web.
  4. ^ Giampaolo Trotta 1995.

Bibliografia

  • Federico Fantozzi, Nuova guida ovvero descrizione storico artistico critica della città e contorni di Firenze, Firenze, Giuseppe e fratelli Ducci, 1842, pp. 700-701, n. 351;
  • Federico Fantozzi, Pianta geometrica della città di Firenze alla proporzione di 1 a 4500 levata dal vero e corredata di storiche annotazioni, Firenze, Galileiana, 1843, p. 260, n. 653;
  • Walther Limburger, Die Gebäude von Florenz: Architekten, Strassen und Plätze in alphabetischen Verzeichnissen, Lipsia, F.A. Brockhaus, 1910, n. 158;
  • Walther Limburger, Le costruzioni di Firenze, traduzione, aggiornamenti bibliografici e storici a cura di Mazzino Fossi, Firenze, Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, 1968 (dattiloscritto presso la Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Firenze Pistoia e Prato, 4/166), n. 158;
  • Carlo Cresti, Luigi Zangheri, Architetti e ingegneri nella Firenze dell’Ottocento, Firenze, Uniedit, 1978, p. 179;
  • Osanna Fantozzi Micali, Piero Roselli, Le soppressioni dei conventi a Firenze. Riuso e trasformazioni dal sec. XVIII in poi, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1980, pp. 92-93, n. 14.
  • Licia Bertani, Giuseppe M. Cagni, Eugenio Castellani, Giampaolo Trotta, San Carlo dei Barnabiti a Firenze: una chiesa ed un collegio all'ombra dei Granduchi e dell'Impero, Anghiari, ITEA Editrice, 1995;
  • Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 419-420.

Collegamenti esterni

 

Prefix: a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Portal di Ensiklopedia Dunia