Le città della Thailandia sono suddivise in tre categorie secondo la legge per l'organizzazione delle municipalità (thesaban) introdotta nel 1934,[1] e successive modifiche, l'ultima delle quali è il "Decreto Thesaban N° 12" del 2003.[2] La prima categoria è quella delle città maggiori (in thailandeseเทศบาลนคร, thesaban nakhon), la seconda quella delle città minori (เทศบาลเมือง, thesaban mueang) e la terza quella delle municipalità di sottodistretto (เทศบาลตำบล, thesaban tambon).[3]
Fra le città maggiori, una classificazione diversa hanno la capitale Bangkok, che ha lo status di metropoli (มหานคร, maha nakhon), e Pattaya: entrambe hanno una diversa organizzazione amministrativa chiamata "Forma speciale di organizzazione del governo locale" (องค์กรปกครองส่วนท้องถิ่นรูปแบบพิเศษ ongkon phockrong suanthongthìn rūp beb phiset).[4][5]
I dati delle seguenti tabelle sono quelli forniti dal Dipartimento delle amministrazioni locali e sono riferiti al 31 dicembre 2020, salvo dove diversamente specificato; comprendono la popolazione residente e sono diversi da quelli forniti nel censimento nazionale condotto dall'Ufficio nazionale di statistiche, nei quali sono compresi i domiciliati immigranti, stranieri o thailandesi che hanno la residenza in altre città. I dati del censimento nazionale del 2010 dell'Ufficio nazionale di statistiche possono essere consultati sul sito citypopulation.de.[6]
Di seguito la lista delle città maggiori thailandesi, che a tutto il 2020 erano 32, delle quali 30 hanno uno statuto amministrativo normale mentre Bangkok e Pattaya hanno uno speciale statuto diverso dalle altre:[7]
A tutto agosto del 2020, vi erano in Thailandia le seguenti 195 città minori, che avevano una popolazione compresa tra i 3 230 abitanti di Ban Mi –in provincia di Lopburi – agli 87 054 di Nong Prue, in provincia di Chonburi:[8][9]
A tutto il 20 aprile 2020 vi erano in Thailandia 2 237 municipalità di sottodistretto (in thailandeseเทศบาลตำบล, thesaban tambon).[15] Nella seguente tabella alcune delle più note: