Insieme a Melchior Anderegg, Michel Croz, Johann Joseph Bennen e pochi altri, è stato una delle guide alpine più importanti della cosiddetta età dell'oro dell'alpinismo, la seconda metà dell'Ottocento.[1]
Biografia
Nato a Grindelwald, ai piedi della parete nord dell'Eiger, inizia la sua esperienza in montagna come cacciatore di camosci. Si mette in luce nel 1854 con Ulrich Kaufman, quando tenta di superare la cordata dell'inglese Alfred Wills che saliva al Wetterhorn.
«[...] Non ricordo chiaramente aver sentito di Tschingel fino all'11 luglio 1868. Quel mese Almer era diventato per la prima volta guida di mia zia, la defunta signorina Brevoort, e me. L'8 luglio abbiamo fatto la nostra prima salita insieme (il Wetterhorn) e l'11 luglio siamo partiti da Kleine Scheidegg per la salita dell'Eiger. Ma le rocce (come spesso succede) erano ghiacciate, e siamo dovuti rientrare. Questa è stata un'amara delusione, perché non avevo ancora compiuto i diciotto anni [...] Almer simpatizzava molto con me, e così, mentre stavamo scendendo quel pomeriggio a Grindelwald, ha cercato di consolarmi promettendo di darmi il suo cane Tschingel, dato che uno dei suoi figli, Bello di nome, era ora in grado di fare il cane da guardia [...]»
(William Auguste Coolidge, Alpine studies, 1912)
Il figlio Ulrich divenne anch'egli guida e spesso i due scalarono assieme.[4]
Famiglia
ALMER
Christian 1826-1898 ⚭ Margaretha Kauffman (1824-1910)
Hans 1861-1941 ⚭ Emma Katherina Bohren (1864-1940)
Mönch - 15 agosto 1857 - con Sigismund Porges e le guide Christian Kaufmann e Ulrich Almer
Eiger - 11 agosto 1858 - con Charles Barrington e la guida Peter Bohren[5]
Gross Fiescherhorn - 23 luglio 1862 - con Adolphus Warburton Moore, H.B. George e la guida Ulrich Kaufmann
Barre des Écrins (couloir Whymper) - 25 giugno 1864 - con Edward Whymper, Adolphus Warburton Moore, Horace Walker e la guida Michel Croz[6]
Grand Cornier - 16 giugno 1865 - con Edward Whymper e le guide Michel Croz e Franz Biner
Punta Whymper - 24 giugno 1865 - con Edward Whymper e le guide Michel Croz e Franz Biner[7]
Aiguille Verte (couloir Whymper) - 29 giugno 1865 - con Edward Whymper e la guida Franz Biner.[8]
Breithorn (Lauterbrunnen) - 31 luglio 1865 - con Edmund von Fellenberg, J.J. Hornby, T.T. Philpott e le guide Johann Bischoff, Peter Egger, Peter Inäbnit, Christian Lauener e Peter Michel
Jägerhorn - 17 luglio 1867 - con C.E. Mathews, F. Morshead e Andreas Maurer[9]
Ailefroide - 7 luglio 1870 - con William Auguste Coolidge e la guida Ulrich Almer[10]
Le Râteau - 11 luglio 1973 - con Meta Brevoort, William Auguste Coolidge e le guide, Peter Michel, Peter Bleuer e Christian Roth
Montagne des Agneaux - 17 luglio 1873 - con William Auguste Coolidge e la guida Christian Roth[11]
Grande Ruine - 19 luglio 1873 - con Meta Brevoort, William Auguste Coolidge e le guide Peter Michel, Christian Roth e Peter Bleuer
Monte Turia - 2 luglio 1874 - con Meta Brevoort, William Auguste Coolidge
Roche de la Muzelle - 2 luglio 1875 - con William Auguste Coolidge e la guida Ulrich Almer
Nesthorn - 18 settembre 1875 - con B. George, H. Mortimer e la guida Ulrich Almer
Aiguille des Arias - 4 luglio 1876 - con William Auguste Coolidge e la guida Ulrich Almer
Les Droites/Cima ovest - 16 luglio 1876 - con William Auguste Coolidge e la guida Ulrich Almer
Pic Coolidge - 14 luglio 1877 - con William Auguste Coolidge e la guida Ulrich Almer[12]
Les Bans - 14 luglio 1878 - con William Auguste Coolidge e la guida Ulrich Almer
^ Renato Chabod, Lorenzo Grivel, Silvio Saglio e Gino Buscaini, Monte Bianco, vol. II, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1968, p. 124.
^ Emanuele Andreis, Renato Chabod e Mario C. Santi, Gran Paradiso, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1963, p. 188.
Claire-Eliane Engel, Storia dell'alpinismo, Einaudi, 1965.
Alfonso Bernardi, Il Monte Bianco: ambiente e storia alpinistica, Nicola Zanichelli Editore, 1980.
Michelangelo Bruno, Monte Viso, Alpi Cozie Meridionali, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1987.
François Labande, Monte Bianco Vol. 2 Guida Vallot, Edizioni Mediterranee, 1988, ISBN978-88-272-0240-1.
Euro Montagna, Lorenzo Montaldo e Francesco Salesi, Alpi Marittime, vol. II, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1990.
(FR) Sébastien Constant, Ascensions en neige et mixte - Tome 1, Editions Constant, 2009, ISBN978-2-918970-00-2.