Chiesa di Santa Maria Assunta (Trevi nel Lazio)
La chiesa di Santa Maria Assunta è la parrocchiale di Trevi nel Lazio, in provincia di Frosinone e diocesi di Anagni-Alatri[1]; fa parte della forania di Fiuggi. StoriaUn luogo di culto dedicato a santa Maria Assunta esisteva già nel 1052, visto che in quell'anno accolse le spoglie di san Pietro Eremita; in un documento del 1216 la chiesa è menzionata come "abbazia". La struttura venne poi ampliata nel XV secolo[2]. Nel 1608 iniziarono i lavori di ricostruzione della chiesa; l'edificio fu eretto riutilizzando i materiali provenienti dall'ex cattedrale di San Teodoro, fino al XIII secolo a capo della soppressa diocesi di Trevi nel Lazio[2][3]. Il presbiterio venne portato a compimento nel 1649 dall'urbinate Federico Rivorsini, il quale fece realizzare anche l'altare maggiore caratterizzato da quattro colonne[2]. Tra il 1963 e il 1968 si procedette, per iniziativa dell'allora parroco don Sandro Sibilia, a un ampio restauro della parrocchiale, in occasione del quale si procedette anche alla sostituzione degli originali colori dell'interno con altri più vivi[2]. DescrizioneEsternoLa facciata a salienti della chiesa, rivolta a oriente, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da lesene: quello inferiore, più largo, presenta centralmente il portale d'ingresso timpanato, e ai lati due finestrelle, mentre quello superiore, affiancato da volute, è caratterizzato da una finestrella murata e coronato dal frontone di forma triangolare. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora a tutto sesto e una finestrella ovale ed è coperta dal tetto a quattro falde. InternoL'interno dell'edificio si compone di tre navate, separate da pilastri sorreggenti degli archi a tutto sesto, sopra i quali corre la cornice modanata e aggettante su cui si impostano le volte, in parte a botte e in parte a crociera[3]; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, ospitante l'altare maggiore e chiuso dalla parete di fondo piatta. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali il fonte battesimale, impostato su un capitello romano[2], la tela raffigurante la Santissima Trinità con tre Santi, risalente al 1662[2], le due pale ritraenti rispettivamente san Biagio e san Pietro, eseguite dal Gagliardi[2], e l'organo, costruito dall'umbro Ennio Bonifazi tra il 1633 e il 1634[4]. Note
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