Chiesa di Santa Maria Assunta (Tesimo)
La chiesa di Santa Maria Assunta è la parrocchiale di Tesimo, in provincia di Bolzano e diocesi di Bolzano-Bressanone[1][2]; fa parte del decanato di Lana-Tesimo. StoriaLa prima citazione di una chiesa a Tesimo, sotto la cui giurisdizione ricadeva buona parte delle cappelle della media Valle dell'Adige[3], risale al 1194[4][5]. Nel XVIII secolo venne aggiunta la cappella laterale, sormontata da una lanterna[7]; nel 1886 l'intera parrocchiale fu interessata da un intervento di ristrutturazione[3]. DescrizioneEsternoLa facciata intonacata della chiesa, a capanna, è preceduta da un portico con tetto in scandole che ripara il portale d'ingresso; superiormente si apre nel mezzo un rosone, mentre a coronamento si eleva un timpano triangolare, all'interno del quale sono poste due piccole feritoie a tutto sesto. I prospetti laterali, invece, sono in parte intonacati e in parte rivestiti da conci di pietra, che proseguono anche sul retro nell'abside poligonale, caratterizzata dalla presenza di grandi monofore a sesto acuto chiuse da vetrate. Annesso alla parrocchiale è il campanile, abbellito da alcuni dipinti eseguiti nel 1780 da Carl Henrici[7]; la cella presenta quattro monofore a tutto sesto e termina con un tamburo ottagonale sopra il quale si innesta la copertura a cipolla. In cella campanaria è collocato un pregevole concerto di 6 campane in Mi3 (Mi3, Fa#3, Sol#3, Si3, Do#4, Mi4) elettrificate a slancio tirolese (la piccola a slancio normale) tutte fuse dalla ditta austriaca Grassmayr nel 1959 a eccezione del campanone, un notevole bronzo di 1995 kg fuso da Simon Hofer di Lana (BZ) nel 1577. È presente anche la campana dell'agonia. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata voltata a botte, le cui pareti sono caratterizzate da una cornice aggettante; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, scandito dai pilastri sorreggenti i costoloni della volta a reticolo e chiuso dall'abside poligonale[7]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali gli affreschi dipinti da Conrad Waider[7], alcune pitture su vetro eseguite dalla Scuola di Augusta verso il 1520[4][6][5], una raffigurazione di Gesù Cristo, realizzata nel 1796[4], e il fonte battesimale, caratterizzato da una copertura lignea[4]. Note
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